L'Amica Geniale, a cosa si ispira la storia tratta dai libri di Elena Ferrante

L'Amica Geniale, a cosa si ispira la storia tratta dai libri di Elena Ferrante
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È avvolta da un alone di mistero davvero impenetrabile, che ha fatto sorgere vere e proprie teorie e indagini giornalistiche, l'identità di Elena Ferrante, forse uno pseudonimo per l'autrice della tetralogia de L'Amica Geniale, arrivata ormai persino su HBO Max. Eppure, diverse interviste non hanno ancora svelato l'arcano.

Sono arrivati solo quattro giorni fa i primi due episodi della terza stagione tratta dai romanzi della Ferrante: ecco dove recuperare gratis L’Amica Geniale. Romanzo di formazione, indagine sui disagi del Sud Italia, storia “d’ammore e d’amicizia” che lega queste due incredibili ragazze su schermo, cresciute con le loro interpreti nel corso delle stagioni (come dimenticare la magnetica quanto giovanissima Ludovica Nasti nei panni di Lila durante la prima stagione). La terza sarà anche la penultima stagione che ci prepara alla chiusura della tetralogia letteraria di Elena Ferrante. Trovate qui la nostra recensione de L’Amica Geniale o quantomeno di questo primo, drammatico inizio di stagione.

Fin dal debutto su Rai1, ci si è chiesto se i romanzi della Ferrante da cui la serie è tratta nascondessero una storia vera (la sua) dietro i due personaggi fittizi. Ma uno degli aspetti più affascinanti dietro la serie Rai è che la storia privata di Elena Ferrante, purtroppo o per fortuna, è avvolta nel mistero. Diversi studiosi e giornalisti, incuriositi da tutta questa segretezza, si sono messi al lavoro su diverse indagini per saperne di più su questa fantomatica autrice. Eppure, prima della pubblicazione dei romanzi, la sua vita è avvolta in una beata nebbia, tranne per l’unica informazione che si conosce, data e luogo di nascita: la Napoli del 1943.

Questo ha portato in molti a rispondere, quantomeno provvisoriamente, alle analogie fra la storia della scrittrice e quella di colei che racconta la sua stessa storia, la protagonista Elena Greco detta Lenù, nata a Napoli nel ’44. Anche sulla coincidenza del nome però sono stati sollevati dei dubbi, visto che si è arrivati addirittura a pensare che quello di Elena Ferrante sia solo uno pseudonimo e che dietro l’autrice si nasconda in realtà la traduttrice Anita Raja, moglie del celebre scrittore napoletano Domenico Starnone, con la cui scrittura e i vari personaggi si sono individuati dei parallelismi ne L’Amica Geniale.

Nulla è stato confermato, la Ferrante ha pubblicato un libro spiegando i motivi di tanta segretezza (La Frantumaglia) e sostenendo diverse interviste in cui ha ridimensionato l’importanza dell’informazione: “I quattro volumi dell’Amica Geniale sono la mia storia, certo, ma solo nel senso che sono stata io ad assegnarle la forma del romanzo e a usare le mie esperienze di vita per nutrire di verità l’invenzione letteraria. Se avessi voluto raccontare i fatti miei, avrei stabilito un altro tipo di patto col lettore, gli avrei segnalato che si trattava di un’autobiografia”.

Questo approccio, continua l’autrice, è proprio la via per non porsi questa domanda, se ci sia o meno una storia vera dietro e se sia proprio la sua: “Penso che l’autore vada cercato non nella persona fisica di chi scrive, non nella sua vita privata, ma nei libri che ne portano la firma. Fuori dei testi e delle loro strategie espressive c’è solo chiacchiera”.