Breaking Bad, Jesse doveva morire: i clamorosi retroscena sul suo finale alternativo

Breaking Bad, Jesse doveva morire: i clamorosi retroscena sul suo finale alternativo
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Il creatore di Breaking Bad, Vince Gilligan, aveva inizialmente pianificato di uccidere Jesse Pinkman (Aaron Paul) ma molti sono stati i motivi che lo hanno portato a cambiare idea. Lo show targato AMC è andato in onda per cinque stagioni dal 2008 al 2013 vincendo 16 Emmy Awards durante la sua corsa.

Il personaggio interpretato da Aaron Paul è stato uno dei personaggi principali dello show e protagonista anche del film del 2019 El Camino - Il film di Breaking Bad.

Jesse era il partner di Walter White (Bryan Cranston) quando l'insegnante di scienze del liceo ha deciso di iniziare a cucinare metanfetamina e creare il suo impero della droga.

Man mano che la coppia si addentrava sempre più nel mondo del crimine, la concorrenza divenne più pericolosa e senza scrupoli. Jesse ha cercato di rimanere fedele a Walt ma era chiaro che l’insegnante fosse un abile manipolatore. Quando le persone vicine a Jesse hanno iniziato a farsi male, il ragazzo ha fatto quello che doveva fare per tirarsi fuori dai guai ma, sfortunatamente, Walt era sempre un passo avanti.

Gilligan aveva proposto l’idea di uccidere Jesse Pinkman nella prima stagione per mano di uno spacciatore piuttosto spietato. Walt, pieno di rabbia e desideroso di vendetta, avrebbe rinchiuso in un seminterrato il colpevole torturandolo ogni giorno, rimuovendo le dita dei piedi una a una e cauterizzando la ferita con una fiamma ossidrica in modo che non sanguinasse.

Walter avrebbe però dato allo spacciatore una via d'uscita: un filo collegato al grilletto di un fucile puntato contro di lui gli avrebbe finalmente dato sollievo dal dolore.

Ma il tipo sarebbe stato piuttosto risoluto e attaccato alla vita, non considerando quest’opzione fino a quando Walter Jr. l'avrebbe scoperto e avrebbe cercato di aiutarlo. Lo spacciatore, rendendosi conto che si trattava del figlio di Walter, avrebbe a quel punto tirato il filo, uccidendoli entrambi.

La mossa aveva lo scopo di dimostrare che i personaggi principali non erano completamente al sicuro nella serie. Gilligan ha cambiato idea dopo aver girato il secondo episodio della serie, troppa era la chimica tra Walt e Jesse ed i loro interpreti per potervi rinunciare.

Molti dei piani di Gilligan sono stati cambiati, soprattutto da quando la stagione di debutto è stata interrotta a causa dello sciopero degli sceneggiatori. La decisione di mantenere in vita Jesse, tuttavia, è stata presa ben prima dello sciopero. Dopo la performance di Paul nel secondo episodio di Breaking Bad, la produzione sapeva che sarebbe stato un grave errore uccidere il personaggio che era visto come una grande risorsa e splendidamente interpretato.

Dobbiamo dire che Gilligan ovviamente ha preso la decisione giusta ed il personaggio è stato un pezzo importante della storia fino alla fine e oltre, con il film sequel. Sicuramente se Jesse fosse morto nella prima stagione, Breaking Bad non sarebbe stata la stessa serie.

Ma tra i finali alternativi dello show nella testa di Gilligan era balenata anche l’idea di uccidere tutti i personaggi principali in un bagno di sangue senza precedenti. Per fortuna però, alla fine, chi ne è uscito vivo tra Jesse e Walt, è stato proprio Jesse Pinkman.

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