Caterina Guzzanti racconta la sua quarantena: ho alternato euforia e depressione

Caterina Guzzanti racconta la sua quarantena: ho alternato euforia e depressione
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Abbiamo già parlato di quanto il mondo dello spettacolo stia soffrendo questi ultimi mesi di quarantena, con il lockdown di tutta l'industria produttiva, a partire dal tecnico fino ad arrivare all'artista. Caterina Guzzanti è stata intervistata al programma radiofonico I Lunatici su Rai Radio2 dove ha parlato proprio del problema del suo settore.

La comica ed imitatrice italiana ha affrontato gli ultimi due mesi con la paura di non farcela più a ripartire, alternando stati emotivi di grande carica positiva ad ansia e depressione, dovuti alla difficoltà di vedere uno spiraglio per se stessa ed i colleghi: "Mi auguro che la data del 15 giugno si riferisca alle arene e agli spazi all’aperto, al cinema a giugno già non ci va nessuno, figuriamoci adesso. Credo che sui film in uscita ci sia una lista d’attesa lunghissima e non so quanto il pubblico sarà felice di chiudersi dentro a una sala, nonostante le distanze".

La sua è una delle categorie più a rischio, e non ci sono ancora regole di sicurezza appositamente stabilite per i lavoratori del settore, infatti è perplessa anche sulla riapertura dei teatri: "Sui teatri per esempio è assurdo che si dica che si riapre il 15 giugno, non c’è ancora un protocollo di sicurezza per i lavori sul palcoscenico. Non credo che qualcuno andrà a vedere attori che si girano attorno con una mascherina", ed anche il Governo fatica a trovare delle soluzioni specifiche per questa situazione, che sembra passare in secondo piano.

Insomma, Caterina Guzzanti non vede ancora una vera luce in fondo al tunnel del Coronavirus che ha bloccato a tempo indeterminato tutti i progetti, lasciando scoperti i lavoratori senza un reale punto d'appoggio. Sulla questione si era già espresso Claudio Amendola sollecitando le istituzioni sulla riapertura, e ancor prima anche Tiziano Ferro aveva fatto un appello per i concerti estivi.