Chernobyl, Jared Harris risponde alle critiche sulle inesattezze storiche

Chernobyl, Jared Harris risponde alle critiche sulle inesattezze storiche
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La miniserie Chernobyl, in queste settimane anche in Italia su Sky Atlantic, sta facendo discutere non solo per i contenuti in sé (il tristemente noto disastro nucleare del 1986), ma anche per la loro rappresentazione e verosimiglianza.

Molti spettatori fanno notare le imprecisioni che la serie conterrebbe dal punto di vista storico, tecnico e persino su alcune curiosità (come il fatto che la vodka non sia servita nei bicchieri giusti o accompagnata dalle immancabili noccioline) tutto sommato marginali. Tuttavia, Jared Harris, l’attore che interpreta l’esperto nucleare Valery Legasov, tra i primi a rendersi conto della gravità della situazione, sembra non preoccuparsene più di tanto. Non ha molto senso, secondo lui, chiedersi se tutto ciò che si vede in Chernobyl sullo schermo sia davvero accaduto anche nella realtà. “Credo che si stiano ponendo la domanda sbagliata” ha detto infatti parlando di chi critica il realismo della serie. “Mi sembra un po’ come guardare un dipinto e dire: non mi piace come suona.”

Secondo Harris, la serie tv andrebbe guardata con un altro spirito: “Non si tratta di un documentario, è qualcosa di romanzato, è la magia del ‘come sarebbe se…’. Bisogna accettarlo, capire che ci viene raccontata una storia.”

È normale, quindi, che riassumendo in poco più di cinque ore una storia svoltasi in due anni “molte cose saranno tralasciate. D’altra parte, la gente potrebbe leggere un documento di quarantamila pagine su Chernobyl e non capirci nulla perché ci sono troppi dettagli”. In ogni caso, nel modo in cui lo sceneggiatore Craig Mazin e il regista Johan Renck hanno lavorato “c’è un’attenzione scrupolosa per i dettagli e l’autenticità”, conclude Harris.

Chernobyl, la serie che ha battuto il record di spettatori HBO, va in onda in Italia il lunedì sera su Sky Atlantic.