Chi è il vagabondo di Vikings? La spiegazione di Harbard

Chi è il vagabondo di Vikings? La spiegazione di Harbard
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Vikings è ormai giunta al termine e abbiamo potuto conoscere tutti i retroscena sulla storia di Bjorn la Corazza e sugli altri personaggi principali. Ci sono, però, anche tanti elementi di spicco della trama che hanno alcuni retroscena molto curiosi e uno di questi è certamente il vagabondo.

Da tempo vi portiamo alcuni approfondimenti sulla serie, per esempio, abbiamo parlato di quanti anni ha Ragnar Lothbrok in Vikings o delle somiglianze tra i fatti "storici" e quanto visto nella serie TV di Vikings riguardo la morte di Ragnar Lothbrok. Oggi, invece, vogliamo tornare su un argomento molto discusso, e intorno al quale si è creato un vero e proprio mistero: chi è realmente l’Harbard che abbiamo conosciuto tra la terza e la quarta stagione di Vikings?

Il personaggio di Harbard appare per la prima volta in Vikings nel secondo episodio della terza stagione. Prima della sua comparsa, Aslaug, Helga e Siggy fanno lo stesso sogno: un uomo sconosciuto avanza nella neve e dalle sue mani sgorga del sangue. Quasi alla fine dell’episodio, lo stesso uomo con le mani insanguinate chiede realmente aiuto a Helga.

Fin da questa sua prima comparsa, si sono susseguite numerose teorie attorno alla vera identità del personaggio di Harbard. Alcuni sostengono che fosse soltanto un viandante che ha voluto ingannare le donne di Kattegat mentre gli altri uomini erano via. Questa teoria, tuttavia, non spiegherebbe ovviamente i sogni premonitori di Aslaug, Helga e Siggy e soprattutto i “poteri curativi” che ha avuto su Ivar. C’è, invece, chi sostiene che sia una sorta di “demone” che si è approfittato di Aslaug e l’ha cambiata caratterialmente, dopo aver ottenuto la sua benevolenza facendo in modo che il piccolo Ivar non soffrisse più.

Una delle più "esotiche", ma altrettanto plausibili è che Harbard fosse in realtà Loki. Sebbene il nome Hárbarð significhi "Barba grigia", alcuni credono che le imprese confessate di Hárbarðr siano presumibilmente più simili a quelle di Loki che a quelle di Odino. Pare che questa teoria sia stata respinta da studiosi successivi come Jónsson , Sander e Niedner, a favore dell'identificazione di Hárbarð con Odino dato che è uno dei suoi tanti nomi. Nell'Edda Poetica, che si trova all'interno della raccolta di manoscritti Codex Regius, esiste un poema intitolato Hárbarðsljóð (lett. "il canto di Harbard"), nel quale la figura di Harbard è quella di un traghettatore che sfida verbalmente il dio Thor. I due si offendono a vicenda nel corso del poema, prima che Harbard maledica Thor e gli dica di andarsene. Insomma, i dubbi sono tanti, ma sta di fatto che sono anche questi dettagli a rendere la serie meravigliosa.

In chiusura, vi lasciamo a un nostro interessante approfondimento riguardo a chi fosse il vero padre di Bjorn in Vikings. Ecco, infine, che cosa vuole dire il nome di Ragnar in Vikings.