Chiamatemi Anna, le differenze tra i libri e la serie TV

Chiamatemi Anna, le differenze tra i libri e la serie TV
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La serie Netflix con Amybeth McNulty continua ad avere un ampio seguito, essendo riuscita a catturare l'interesse di tutti i fan nostalgici dell'anime di Anna dai Capelli Rossi. In realtà Chiamatemi Anna è ispirata ai molti romanzi scritti nel corso del Novecento, anche se non sempre è stata fedele al materiale originale.

  • Tanto per cominciare, nel primo libro Anna viene descritta come una bambina di undici anni. Anche se la storia ci permette di seguirla durante la sua crescita fino ad arrivare oltre al quindicesimo anno di età, inizialmente è diversi anni più giovane rispetto alla sua controparte televisiva, presentata come una ragazzina di tredici anni.
  • Prima di essere affidata a Matthew e Marilla Cuthbert, Anna si trova a vivere momentaneamente con la famiglia Hammond. Nel libro l'episodio della morte del capofamiglia, causata da un infarto, viene trattato in maniera sbrigativa, mentre la serie si concentra in maniera più esplicita la violenza: l'uomo muore sì di infarto, ma mentre aggredisce selvaggiamente la protagonista.
  • Anche il rapporto con Gilbert e con i coetanei è diverso, visto che Chiamatemi Anna non si tira indietro quando c'è da parlare di bullismo. Inoltre, nel libro Anna e Gilbert discutono spesso, ma in seguito ad un litigio non si parlano più per cinque anni. Nella serie Gilbert è invece molto più presente.
  • Nei romanzi di Lucy Maud Montgomery ci sono pochissimi riferimenti al passato di Marilla e Matthew Cuthbert, i due anziani fratelli che accolgono Anna, mentre nella serie abbiamo scoperto qualcosa in più su di loro grazie a diversi flashback.
  • Gli autori dell'adattamento televisivo hanno voluto dare un certo rilievo anche al tema dell'omosessualità: personaggi come Josephine Barry, prozia della migliore amica di Anna, o il compagno di classe Cole nella serie si trovano in difficoltà a causa del loro orientamento sessuale, mentre nei libri non si fa riferimento a simili episodi.
  • La trama di Chiamatemi Anna si focalizza anche su un episodio di razzismo con protagonista Bash, un ragazzo di Trinidad emarginato a causa della sua etnia. Sarà Gilbert a cercare di far capire ai suoi concittadini che il loro è un comportamento sbagliato.

Cambiamenti che hanno permesso di aggiornare i romanzi originali e hanno consentito una certa libertà creativa agli autori, ma che non sono bastati per garantire un rinnovo oltre la terza stagione: la cancellazione di Chiamatemi Anna è stata un duro colpo per i fan e ha messo in crisi persino Ryan Reynolds.