Come nasce un Witcher? Vi spieghiamo nel dettaglio le origini di Geralt

Come nasce un Witcher? Vi spieghiamo nel dettaglio le origini di Geralt
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I fan sono impazienti, e non vedono l'ora di poter assistere al ritorno di Geralt di Rivia su Netflix. E mentre Henry Cavill ha parlato di The Witcher 2, abbiamo scoperto come la seconda stagione di The Witcher forse affronterà la tematica della disabilità di Geralt. Intanto, attendiamo la data d'uscita ufficiale.

Per arrivare preparati alla seconda stagione della storia di Geralt, quindi, abbiamo dedicato allo show alcuni approfondimenti interessanti, come per esempio chi sia il personaggio più potente in The Witcher, e 5 racconti su Geralt da leggere assolutamente prima di The Witcher 2. Oggi, invece, cercheremo di rispondere a una delle domande più richieste dai fan, soprattutto quelli che conoscono meno la saga letteraria, e quella videoludica ideata da CD Projekt RED, ovvero: come nasce un Witcher?

Partiamo con ordine. I Witcher, o "strighi" in italiano, sono dei mutanti creati da Andrzej Sapkowksi per la sua saga di romanzi di The Witcher. Come sono nati gli strighi? Sono nati, secondo la storia scritta dall'autore polacco, perché nel Continente, nella inospitale parte a nord, gli umani che vi si stabilirono dovettero fare i conti con delle creature mostruose, contro le quali avevano poca speranza. Per sistemare questo problema, che altrimenti avrebbe impedito la vita al nord, i regnanti settentrionali strinsero un patto con gli stregoni per creare dei potenti guerrieri magici che sarebbero stati in grado di fronteggiare le creature mostruose.

Tuttavia, gli esperimenti a detta degli stregoni si rivelarono dei fallimenti, e i Witcher vennero banditi. Nonostante questo, gli strighi decisero di creare un ordine, con cui poter addestrare generazioni di Witcher che potessero diventare sempre più potenti, e alla fine riuscirono nel loro intento, tanto che vennero create diverse "scuole" di Witcher, tra cui quella famosa di Kaer Morhen, ognuna con il suo tipo speciale di addestramento. Il tutto fino a quando, alla fine di questa seconda era dei Witcher, con la diminuzione dei mostri e per i cattivi rapporti con regnanti e chiese, che vedevano gli stessi strighi come dei mostri, queste figure divennero sempre più rare, fino quasi a scomparire.

Ma come nasce, quindi, un Witcher? Innanzitutto, Witcher non si nasce, lo si diventa. Infatti, i futuri strighi vengono presi da bambini e sottoposti a delle mutazioni, per merito di agenti in grado di cambiarne sia l'aspetto, che le capacità. Uno dei cambiamenti più evidenti tra quelli fisici, dovuto alla somministrazione di questi agenti mutageni, è quello degli occhi gialli, quasi da gatto, che permettono una straordinaria vista notturna. Inoltre, gli strighi guadagnano una forza e un'agilità sovrumane. Infine, i Witcher sono in grado di usare la magia tramite speciali sigilli.

Per poter diventare strigo, tuttavia, non bastano solo le mutazioni, ma serve anche un durissimo addestramento: per questo posti come Kaer Morhen si presentano come dei veri e propri luoghi di addestramento, dove affinare le tecniche e imparare a difendersi contro le più violente creature. Nella seconda stagione della serie, vedremo Ciri (Freya Allan) alle prese con questo duro addestramento: sarà in grado di farcela? Lo scopriremo presto.

E nell'attesa di vedere meglio, anche nella serie, come nasce la figura di un Witcher (e se ci saranno eventuali differenze) la palla passa a voi: conoscevate l'origine dei Witcher? Sapevate come venivano "creati"? Fatecelo sapere, come sempre, con un commento nello spazio dedicato!