Damon Lindelof commenta la grande rivelazione avvenuta nel sesto episodio di Watchmen
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Il sesto episodio di Watchmen, This Extraordinary Being è probabilmente uno dei picchi di quest'annata televisiva e non solo. Oltre ai vari meriti qualitativi, però, la cosa che più farà discutere i fan è la rivelazione avvenuta, che scuote le fondamenta dell'intero universo narrativo dello show.
Tale rivelazione è stata tra le prime idee avute dallo showrunner Damon Lindelof e ha contribuito decisamente a convincerlo nel cimentarsi con l'impresa di creare un'opera basata sui fumetti di Alan Moore.
Da qui in avanti, attenzione agli spoiler!
Nell'episodio, infatti, viene rivelata niente meno che l'identità di Hooded Justice, il primo supereroe. Nei fumetti resta segreto chi si celi sotto il cappuccio e c'è solo l'ipotesi del primo Nite Owl (Hollis Mason), il quale crede che possa essere Rolf Muller, un tedesco forzuto che lavora in un circo.
Nella serie targata HBO, però, si scopre che Hooded Justice è l'identità segreta di Will Reeves, il nonno di Angela Abar (Regina King), qualcosa che si poteva intuire dagli indizi disseminati fino a ora. La rivelazione, però, resta sorprendente perché fino a oggi si era dato per scontato che il personaggio fosse un bianco, che tra l'altro aveva anche espresso apprezzamenti per le azioni dei nazisti.
Lindelof ha parlato con Collider di questa rivelazione e della rilettura del personaggio: "è stata una delle prime idee che ho avuto. Ero ossessionato con l'identità di Hooded Justice e questo era il più grande mistero senza risposta del Watchmen originale e Alan Moore non voleva che ci fosse una risposta, così ho dovuto iniziare commettendo il più grande atto di hubris che potessi fare, provare a dare una risposta a chi fosse Hooded Justice. Ma se devo fare una cosa simile, devo anche chiedermi perché ha deciso di nascondere la sua identità".
I Minutemen avevano un rapporto personale tra di loro, ricorda Lindelof, si chiamavano tra di loro usando il nome vero, ma "perché nessuno lo faceva con Hooded Justice?"
Alla fine, la risposta è stata Will Reeves: "cosa sarebbe successo se fosse stato un afroamericano che doveva nascondere la sua identità perché non si può essere un supereroe di colore negli Anni 40? Ti avrebbero assassinato se la tua identità fosse stata rivelata. Quell'idea mi spaventava a more, ma non potevo liberarmene. L'intera stagione è stata costruita nel provare a realizzarlo in un modo autentico".
Cosa ne pensate delle dichiarazioni di Lindelof?
Per maggiori informazioni, vi invitiamo a leggere la recensione di Watchmen 1x06. Inoltre, Tim Blake Nelson ha raccontato cosa gli piace dello show.
FONTE: Collider
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