Daredevil 3: ecco com'è stato realizzato il piano sequenza della prigione

Daredevil 3: ecco com'è stato realizzato il piano sequenza della prigione
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Nel 2015, la serie Netflix Marvel's Daredevil aveva attirato l'attenzione dal punto di vista coreografico per una scena di combattimento in piano sequenza della durata di tre minuti consecutivi nota come Hallway Fight.

Al di là delle indubbie qualità dello show, che conquistò immediatamente critica e pubblico, la scena in questione divenne virale (oltre due milioni di visualizzazioni su Youtube) e si guadagnò un posto fra l'Olimpo delle migliori scene d'azione mai girate per la televisione. Fan e stampa si domandarono quando e se la produzione sarebbe riuscita a fare di meglio.

Nella seconda stagione dello show la troupe ci riprovò, con un combattimento in piano sequenza il cui minutaggio questa volta si attestò intorno ai cinque minuti. Più complesso, con molte più comparse, addirittura su diversi piani e in una tromba delle scale.

Ma per la terza stagione il nuovo showrunner Erik Oleson ha voluto letteralmente strafare, superando la concorrenza dei colleghi che lo hanno preceduto: nel quarto episodio di Daredevil 3, intitolato Blindsided, è previsto un piano sequenza dall'epica durata di ben 10 minuti e 43 secondi, che non solo supera la lunghezza degli altri due messi insieme ma è composto addirittura da un'autentica ripresa unica, che non è stata corretta digitalmente.

A differenza delle due scene succitate delle precedenti stagioni, che si erano ispirate a Birdman di Alejandro González Iñárritu nel modo di unire in fase di montaggio diverse riprese per confezionare un finto piano sequenza ininterrotto, Oleson e il regista della puntata Alex Garcia Lopez si sono ispirati allo stile di regia di Alfonso Cuaron, in particolare a quelle del suo capolavoro I Figli degli Uomini, e coreografare tutta la sequenza in modo da poterla riprendere in una sola ripresa.

"Invece che montarla in post-produzione ha insistito nel volerlo fare in un colpo solo" ha dichiarato Oleson. "Quindi ho chiesto ala troupe di illuminare quel corridoio in modo che il pubblico potesse vedere che non ci sono stacchi nascosti."

A quanto pare lo showrunner ha dovuto avvisare i finanziatori dello show, perché la ripresa sarebbe stata così ambiziosa che avrebbe potuto causare rallentamenti e quindi alzare i costi della produzione. ""Ho dovuto chiamare ai piani alti e dire: 'Ehi, indovina un po', ci prenderemo un giorno di stop dalle riprese perché abbiamo bisogno di fare le prove di una sola scena.'"

Tom Lieber, vicepresidente della programmazione originale della Marvel Television, ha ammesso di essere stato inizialmente molto restio all'idea. "Insomma, erano 12 pagine di sceneggiatura'", ha dichiarato. "E Erik mi ha risposto, 'Sì, lo so! Non è pazzesco?' Altro che se lo era. Ma la cosa più pazzesca è stata che è toccato a me convincere tutti gli altri dirigenti!"

La scena è stata girata in una prigione abbandonata a Staten Island, New York, in meno di 12 ore. Lopez ha detto che il protagonista Charlie Cox ha eseguito circa l'80 percento della lotta. Una delle più grandi sfide nel realizzare la sequenza è stata capire i momenti in cui il regista poteva sostituire la controfigura dell'attore, Chris Brewster, con l'attore stesso e viceversa, il tutto senza renderlo evidente allo spettatore. La squadra di stuntman ha iniziato ad allenarsi in queste sostituzioni, chiamati in gergo "switch Texas", ancora prima che le prove iniziassero.

"Gli stuntmen hanno escogitato un modo molto intelligente per poterci riuscire", ha detto Lopez. "Per esempio, quando siamo nel corridoio e arrivano i poliziotti con le tute antisommossa e iniziano a colpirlo con i loro manganelli ... in quel momento Matt è impersonato da Brewster, e viene colpito con il bastone un paio di volte. Cade giù, dà un calcio, qui è ancora lui, ma poi il secondo calcio è dato da Charlie, che era nascosto lì vicino, e poi ad alzarsi è Charlie. Quindi la scena è piena di questi switch Texas che accadono per tutto il tempo senza che lo spettatore se ne accorga."

Lopez ha dichiarato che I Figli degli Uomini di Cuarón è uno dei suoi film preferiti. "Quello che ha fatto con quell'opera è stato molto più che ispirare me, chiaramente." Il regista ha spiegato che insieme al suo direttore della fotografia, Chris LaVasseur, hanno cercato di imitare le mosse del dop tre volte premio Oscar Emmanuel Lubezki (I Figli degli Uomini, Gravity, Birdman, Revenant). "La cinepresa nel film di Cuaron, Lubezki la lascia sempre a terra, è come se fosse una persona, non si libra mai sopra i corpi dei personaggi ma resta insieme a loro e li segue. E' la stessa cosa che abbiamo cercato di fare in Daredevil."

Marvel's Daredevil 3 è attualmente disponibile su Netflix.