I deepfake come in Star Wars sono una 'potenziale minaccia' secondo il sindacato attori

I deepfake come in Star Wars sono una 'potenziale minaccia' secondo il sindacato attori
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L'intelligenza artificiale sta sempre più progredendo e tecniche come quella del deepfake si sta continuamente evolvendo, tanto che è sempre più difficile distinguere ciò che è reale da ciò che è artificioso. Naturalmente le opportunità creative aumentano, com'è successo in The Book of Boba Fett per Luke Skywalker.

Tuttavia, ci sono anche i risvolti negativi, come ha dimostrato Jordan Peele - il regista di Nope si vede ancora nell'horror in futuro - in un deepfake del 2018 dell'ex presidente Barack Obama che descrive come la tecnologia possa facilitare la disinformazione.

Il sindacato degli attori americani, SAG-AFTRA, vorrebbe mantenere un certo controllo nell'utilizzo del volto delle persone in film, serie tv e videogiochi anche dopo la loro morte.
"La protezione del sé digitale di un artista è una questione critica per SAG-AFTRA e per i nostri membri. Queste nuove tecnologie offrono interessanti opportunità ma possono anche rappresentare potenziali minacce per i mezzi di sussistenza degli artisti. È fondamentale che gli artisti controllino lo sfruttamento del loro sé digitale, che qualsiasi uso sia con il consenso pienamente informato e che gli artisti siano equamente compensati per tale uso" ha ribadito Duncan Crabtree-Ireland, direttore esecutivo nazionale del SAG-AFTRA.

Il lavoro di SAG-AFTRA in tale direzione ha condotto a riforme nell'industria pornografica, nella quale hanno avuto origine alcuni dei primi deepfake:"Siamo stati determinanti nella stesura di una legislazione che proibisca la creazione non autorizzata di deepfake sessualmente espliciti e la sostenga attraverso normative in California e nello stato di New York".

Scoprite com'è stato creato il deepfake di Luke Skywalker in The Book of Boba Fett, dopo la prima versione in The Mandalorian.