Dexter, una sesta stagione tra intensità e cupezza

A festeggiare il record di ascolti nel debutto della sesta stagione di Dexter, partita lo scorso 2 ottobre sul network americano Showtime, con i 2,2 milioni di telespettatori, il 24% rispetto alla premiere della scorsa stagione, ci sono interessanti rivelazioni sulla serie stessa. Iniziamo con Michael C. Hall, protagonista del telefilm fiore e all'occhiello del canale che sta negoziando con il network per il rinnovo del contratto, anche se sembra ancora alto il divario tra richiesta ed offerta tra le due parti. L'attore chiede infatti 24 milioni di dollari mentre il network è disposto a sborsarne "solamente" 20, una trattativa che tuttavia farebbe diventare Hall l'attore più pagato per una serie tv via cavo in entrambi i casi.

Fonti vicine alla rete rimangono fiduciose di raggiungere un accordo, con la firma di Hall più probabile per una sola stagione piuttosto che per due stagioni più l'opzione per una terza. Hall, diventato popolare grazie a questo telefilm, avrebbe altri progetti: tra una parola e l'altra sul contratto ha comunque potuto dire la sua su questa nuova stagione. Il sesto ciclo di episodi sarà molto intenso, questo grazie ad uno staff di produzione e ad un cast di attori fantastico, che stanno facendo in modo di tenere la serie sempre fresca e mai noiosa e banale. Rispetto alle scorse cinque stagioni c'è molta più ambiguità, anche perché ora Dexter dovrà occuparsi di suo figlio Harrison. Intanto anche Edward James Olmos ha rilasciato qualche dichiarazione durante la festa della Television Critics Association per la CBS, la CW e Showtime. Olmos ha parlato del suo personaggio, un professore di teologia molto attento a ciò che insegna, la cui strada si incrocerà con quella di Dexter. L'attore ha inoltre aggiunto che questa stagione sarà molto più cupa rispetto alle altre, questo a causa anche di quello che passerà Dexter, ovvero il suo faccia a faccia con la fede che farà da cardine alla storyline di questi episodi.