Eric Kripke a ruota libera su The Boys: "Garth Ennis ha predetto il mondo odierno"

Eric Kripke a ruota libera su The Boys: 'Garth Ennis ha predetto il mondo odierno'
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Ci avreste mai pensato che la serie fumettistica con più orge tra supereroi della storia del medium potesse arrivare a descrivere perfettamente i nostri tempi? Forse no, ma Eric Kripke (Supernatural) ha proprio pensato a questo mentre incontrava il folle e geniale Garth Ennis per parlargli dell'adattamento di The Boys.

Era proprio questo il suo obiettivo: mostrare quanto l'applauditissima e amata serie di Ennis fosse attuale, raccontasse i nostri assurdi tempi. L'incontro è avvenuto un paio di anni fa, quando è balzata in testa a Kripke l'idea di traslare sul piccolo schermo il fumetto, e parlando con Entertainment Weekly lo showrunner e creatore della serie dice: "Inizialmente Ennis era interessato a esplorare le conseguenze dell'unione tra la peggiore delle celebrità con il peggio della politica, quanto questo male avrebbe potuto ledere l'uomo comune".

All'uscita di The Boys su Amazon Prime Video, prevista per il prossimo 26 luglio, rigorosamente vietata ai minori, l'America si ritrova con un'imprenditore celebrità seduto alla Casa Bianca e con diverse e velenose applicazioni dei social network che hanno esacerbato la culturale generale della celebrità: "Ennis ha letteralmente predetto il mondo in cui viviamo ora. Non penso che ci siano stati dei miglioramenti". Il fumetto è stato scritto durante l'amministrazione Bush, nel 2005, con disegni di Darick Robertson. Nell'opera i fumettisti hanno immaginato un mondo dove i supereroi sono soltanto "l'uno per cento dell'uno per cento e salvano la gente solo per la gloria della propria immagine pubblica e mediatica, litigano per le varie opportunità di brandizzazione, per i diritti di sfruttamento cinematografici e hanno una scarsissima considerazione della vita umana".

A tenere a freno questi Dei fra gli uomini ci sono però i The Boys, che sono un gruppo di agenti governativi "di strada", che hanno il compito di vigilare sui vigilanti, dati i loro eccessi viziosi e il loro menefreghismo. Certo, per farlo devono spingersi al loro steso livello, all'estremo (lo fanno grazie a una speciale droga sintetica), ma è il prezzo da pagare per essere l'argine alla superba follia di questi esseri. Dice Kripke: "Se volete vedere uno sconcertante show sui supereroi, con The Boys potete farlo. Se volete essere strettamente connessi con i protagonisti, con The Boys è possibile. C'è poi molta satira e commenti sul mondo in cui viviamo, sulla cultura della celebrità, sulla cultura aziendale, la fusione tra fama e politica a svantaggio della gente comune. La metafora del supereroe si è rivelata essere eternamente più duratura di quanto l'abbiamo ancora esplorata".

Continua lo showrunner: "Ci sono stati diversi momenti dove mettevamo a punto una scena o una specifica storyline nella writer's room e improvvisamente succedeva qualcosa nella realtà che era ancora più folle della storia o della sequenza che avevamo immaginato. Quindi abbiamo dovuto cancellare queste storie perché la realtà ci ha decisamente superati in quanto a follia". Questo ha significato in parte capire come diverso materiale originale dovesse essere revisionato, tra cui ad esempio la scena della violenza sessuale su Starlight, nel primo volume della serie, l'ultimo membro unitosi ai Seven e "accolta" alla loro maniera.

Ecco, secondo Kripke - senza entrare troppo negli spoiler, simili trovate andavano rivedute, perché l'arrivo del movimento MeToo andava inserito in qualche modo nello show. Spiega: "Ci siamo avvicinati a questa scelta dopo tanto ragionarci e molte conversazioni. C'è stato bisogno di una quantità incredibile di punti di vista differenti da parte di tutte le donne dello staff, a partire proprio da Erin Moriarty [interprete di Starlight]. Non lo so, non avevamo mai dovuto affrontare nulla di così pesante prima d'ora nei miei show, quindi ho sentito il peso di una grande responsabilità nell'ottenere quel tipo di situazioni nel modo più giusto, cercando anche di allontanarmi dai sentimenti delle persone al riguardo e provando a metterlo per iscritto e poi in scena nella maniera più adeguata e corretta - e speriamo di esserci riusciti".

Paura che lo show possa ridimensionare il carattere cinico della serie, la sua cattiveria e spavalderia, quell'innato senso del cattivo gusto che rende tutto più bello? Niente paura, perché revisionare non vuol dire rovinare, specie se a supervisionare tutto c'è direttamente l'autore dell'opera originale. Quindi sì, il divertimento e l'esagerazione non mancano, e abbiamo ad esempio il buon Billy Butcher (Karl Urban), capo dei The Boys, usare un bambino con la vista laser come suo personale cannone, ma dentro tutto questo ci sono anche tematiche importanti e ricche si significato.

"Mettere tutto alla luce del sole", conclude Kripke, "è il miglior disinfettante".