Il finale di Crisi sulle Terre Infinite ha provocato un grande cambiamento nell'Arrowverse

Il finale di Crisi sulle Terre Infinite ha provocato un grande cambiamento nell'Arrowverse
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Nella notte del 14 gennaio, The CW ha trasmesso le due parti conclusive del crossover Crisi sulle Terre Infinite, in cui gli spettatori hanno assistito allo scontro finale per la salvezza del multiverso e hanno scoperto che nulla sarà più come prima a causa di un cambiamento che riguarda tutto l' Arrowverse.

Poiché ci saranno riferimenti a quanto accaduto nei due episodi, vi sconsigliamo di proseguire se non volete nessuna anticipazione, dunque attenzione agli spoiler.

Durante l'ora di Arrow del crossover, infatti, dopo lo scontro con L'Anti-Monitor (LaMonica Garrett), i Paragon scoprono che è stato creato un nuovo universo e tutti gli eroi di Arrow, The Flash, Supergirl, Legends of Tomorrow, Batwoman e Black Lightning si trovano riuniti su quella che viene definita Earth-Prime. Stando alle parole di Marc Guggenhein, questo era lo scopo finale del crossover: "sapevamo fin dall'anno scorso che avremmo fuso i vari universi e creato quella che di base è Terra-CW, ma Earth-Prime suona meglio".
Inoltre, The Flash, White Canary, Supergirl, Black Lightning, Batwoman, Supergirl, e Martian Manhunter si ritrovano in una complesso abbandonato degli Star Labs e, dopo aver deciso di esporre il costume di Oliver Queen in sua memoria, decidono di incontrarsi in questo luogo ogni volta che il pianeta sarà in pericolo.

Però, a differenza dei fumetti di Crisi, dove il multiverso viene distrutto e resta una sola Terra, l'Arrowverse continuerà a presentarne di diverse, così suddivise: su Terra-2 ci sono Stargirl e la Justice Society of America; su Terra-9 i Titani; su Terra-19 Swamp Thing; su Terra-21 la Doom Patrol (che dunque si trova su un'altra terra rispetto ai Titani); su Terra-96 vive il Superman di Brandon Routh e infine su Terra 12 vengono viste diverse Lanterne Verdi.

Nel doppio appuntamento finale di Crisi sulle Terre Infinite c'è stato anche un incredibile cameo, subito commentato da Marc Guggenheim.