Game of Thrones 6: l'episodio 'The Door' doveva essere più brutale

La sesta stagione di Game of Thrones ha già visto la messa in scena di molti momenti iconici, ma quello che verrà ricordato maggiormente in questo capitolo è probabilmente il quinto episodio intitolato The Door. Il regista della puntata Jack Bender confessa che la sua idea iniziale era molto più brutale di ciò che abbiamo visto.

Il regista ha, infatti, recentemente esposto i suoi progetti originali per la scena finale della puntata, che ci ha svelato la storia di Hodor: "All'inizio volevo rendere la scena in un colpo solo avvicinandomi sempre di più a Hodor e facendo delle inquadrature parallele arrivando sempre più vicino anche al giovane Wylis, che diventa poi Hodor. Ne ho parlato tantissimo con i produttori esecutivi David Benioff e DB Weiss. Ho detto loro che sarebbe stata una grande morte se i non morti gli avessero strappato i vestiti di dosso una volta che avevano oltrepassato la porta. Dopo, attraverso il legno, avrebbero dovuto strappargli la carne.". Bender, racconta che, però, Weiss e Benioff lo hanno convinto ad adottare un approccio più sobrio per la scena: "Mi hanno detto qualcosa che mi ha veramente colpito, ovvero che se fosse stato troppo terrificante non si sarebbe sentito abbastanza il dolore per la perdita di Hodor" - ricorda Bender - "E quell'elemento doveva essere la mia bussola per tutto il tempo, in modo da farci veramente stringere il cuore alla fine. Io volevo ancora rendere il tutto un po' spaventoso e allora vi ho fatto vedere Hodor circondato e avvolto da queste braccia scheletriche e da queste lunghe dita, che poi lo hanno soffocato e ucciso. Ma per non lasciare che l'orrore superasse l'emozione della perdita del personaggio ho dovuto mettere da parte l'elemento terrificante. A spiccare doveva essere l'idea che lui si stava sacrificando in modo che i suoi amici potessero scappare e questa è stata la mia idea dominante durante la regia.".