Giampiero Galeazzi è morto, addio al giornalista e telecronista sportivo

Giampiero Galeazzi è morto, addio al giornalista e telecronista sportivo
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Addio a Giampiero Galeazzi, uno dei più noti giornalisti sportivi. Galeazzi, 75 anni, è scomparso a Roma, sua città natale. Con le sue appassionate telecronache e il suo trascinante stile, era entrato nel cuore degli sportivi e non solo. Galeazzi riuscì a raccogliere un pubblico eterogeneo e finanche slegato dal mondo dello sport.

Prima di diventare un apprezzato narratore delle gesta sportive, Giampiero Galeazzi è stato un un attore protagonista nello sport.
Nel 1967 si laureò campione italiano nel canottaggio singolo, nel 1967, e nel doppio con Giuliano Spingardi l'anno successivo.

Assunto in Rai come giornalista sportivo mentre era ancora attivo in quanto atleta, Galeazzi si distinse dapprima in radio e poi in tv, alle conduzioni della Domenica Sportiva e alle telecronache del tennis. Iniziò in seguito a seguire da inviato i Giochi Olimpici entrando nella leggenda per i racconti accorati e con la voce rotta dall'emozione e dall'esaltazione soprattutto per le imprese dei fratelli Abbagnale a Seoul 1988 e di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000.

Nel 1986, inviato in Islanda per seguire l'incontro di Coppa dei Campioni tra Valur e Juventus, venne dirottato repentinamente al seguito del celebre Vertice di Reykjavík, tra Gorbačëv e Reagan. Negli anni '90 fu il volto della storica trasmissione calcistica 90° Minuto. Celebri anche le sue incursioni in svariate trasmissioni televisive mentre al cinema comparve in L'allenatore nel pallone con Lino Banfi e anche in altri film come Tifosi di Neri Parenti.

Apparve anche in Morto Troisi, viva Troisi!, diretto dal celebre comico napoletano nel 1982.