Glee: inquietanti retroscena nel trailer del doc sulla morte di Monteith, Rivera e Salling

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Nonostante l'amore dei fan per la serie, Glee è stata origine (o quantomeno culla) di tragici drammi. Tre morti e non casuali: Cory Monteith per overdose, Mark Salling suicida dopo un processo per possesso di materiale pedopornografico e Naya Rivera annegata in un lago (si pensa al suicidio). Ora il trailer del docu collega i puntini.

The Price of Glee – titolo alquanto emblematico – è nato infatti con l’intenzione dichiarata di investigare tutti i non detti, le cause a monte e i retroscena dietro quelle tre tragiche morti. La docuserie di Discovery su Glee prende le mosse da quei tragici eventi, ma si spinge a indagare l’unico luogo che li accomunava tutti: il set di Glee. Che ci fossero delle ragioni a monte, visti i numerosi scandali nati anche solo di recente in merito a storici teen drama, da Nickelodeon ad altre emittenti: si ricorderà il caso degli abusi sul set di ICarly.

Che ci fosse un contesto di pressione, non solo sui tre giovanissimi poi deceduti, ma anche su tutto il resto del cast, all’interno della produzione di Glee? Questo è quanto la serie si domanda e ciò cui si ripromette di rispondere. Certamente inquieta il fatto che tre interpreti protagonisti siano morti a così breve distanza e non per cause naturali e anzi forse non incidentali (non si è mai escluso che anche l’overdose di Monteith e la scomparsa di Rivera siano stati volontari).

A questo si aggiunge, è stato fatto notare all'indomani dell'annuncio, il disconocimento del documentario da parte di tutto il resto del cast e della troupe che lavorò alla serie. Ma la voce di un intervistato afferma nel trailer: “Non voglio usare la parola “maledetto”, ma è lì che si va automaticamente con la mente”. Se invece non credete alle maledizioni, è possibile ci sia dell’altro sotto.

Cory Monteith, che interpretava Finn Hudson, è morto a 31 anni a causa di un'overdose prima che la serie finisse nel 2013. Naya Rivera, che interpretava Santana Lopez, è scomparsa nel lago Piru nel luglio 2020: sarebbe riuscita a salvare il figlio di 4 anni, ma non mancano le teorie del complotto che fanno leva sul data di ritrovamento del corpo: la stessa della morte di Monteith. Infine l’arresto di Mark Salling (Noah Puckerman) per detenzione di materiale pedopornografico e il successivo suicidio.