Halo, il compositore arriva impreparato: "Non sapevo non si togliesse mai il casco"

Halo, il compositore arriva impreparato: 'Non sapevo non si togliesse mai il casco'
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Ancora prima del debutto degli episodi, la produzione di Halo non ha fatto mistero che, contrariamente ai videogiochi, il Master Chief si sarebbe tolto il casco fin dall'inizio. Una decisione che ha fatto storcere il naso a molti. Tanto più se chi ha lavorato alla serie ammette ora di non comprendere il pathos di quel gesto.

Dopo dieci anni di lunghissima attesa, la prima stagione della nuova serie tratta dalla saga videoludica di Xbox è qui: ecco dove e quando vedere Halo in streaming. Certo, i fan potrebbero rimanere piacevolmente sorpresi dalla grande mole di easter egg ad Halo, visto che ci saremmo trovati in tutt’altra continuity (Linea Temporale d’Argento). Tuttavia, in molti potrebbero concordare sul fatto che la vera anima di un videogioco di tale portata non è racchiusa tanto (o solamente) nei dettagli, ma piuttosto nella sua anima e in quanto venga rispettata.

Le reinterpretazioni sono bene accette, a patto che siano quantomeno consapevoli. Innanzitutto la decisione, che ha fatto grande scalpore, che annunciava che avremmo visto fin da subito un Master Chief molto diverso: si sarebbe tolto il casco e avremmo visto il volto che c’è sotto, quello dell’attore Pablo Schreiber. Un gesto che nel videogioco non avviene mai proprio per permettere al giocatore di immedesimarsi nel personaggio. In questo caso invece, tolta la first person, la produzione voleva giocare su un altro terreno. Ma era importante però che uno come Sean Callery, che si sarebbe occupato di musicare quella prima scena, avesse chiaro l’impatto che avrebbe dovuto costituire anche nella colonna sonora.

Bene, sembra che ne fosse inconsapevole, come ha raccontato a ComicBook: “Non sapevo che quel casco che veniva tolto fosse un così grosso problema. Sapevo che lo sarebbe stato nello show perché è la prima volta che vediamo la faccia dell'attore ed è una grande rivelazione. Quindi mi sono limitato a quello, nella composizione. Ma poi siamo tornati indietro sul lavoro fatto, testando molte diverse permutazioni musicali per cercare di ottenere il tono giusto. E lì la produzione mi ha detto: ‘Ti rendi conto che non si toglie mai il casco durante il gioco?’. E io: ‘Oh mio Dio. Non lo sapevo”.

Callery sostiene che, a quel punto, sarebbe stato meglio che avesse continuato a far finta di niente, per non rimanere ancora più imbarazzato: “Sai come quando tua madre dice: 'Porta questo sul tavolo. Ma è molto fragile. Non romperlo'. E poi diventi così nervoso che inciampi? Penso che alla fin fine il risultato funzioni davvero bene. Spero che i fan siano d'accordo. Ho riconosciuto l’importanza del momento per come l’avevano girato. [..] Ma in realtà ho pensato che fosse piuttosto divertente”. La scelta dei produttori era stata dettata, appunto, dal desiderio di raccontare una storia in più rispetto a quella del gioco, vale a dire il dramma dell’uomo che c’è sotto la maschera. Ma Steven Kane aveva promesso: "Quel momento non lo abbiamo trattato con leggerezza". Quali le vostre opinioni? Ditecelo nei commenti!