House of the Dragon, il cast: "Parla di patriarcato e misoginia"

House of the Dragon, il cast: 'Parla di patriarcato e misoginia'
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Ultime, cruciali anticipazioni a poco più di due settimane dal debutto di House of the Dragon, primo spinoff di Game of Thrones. Al cast femminile, cruciale nella trama stessa della Danza dei Draghi, è stato chiesto quale sia il tema fondamentale della serie. Per loro intende "esplorare a fondo patriarcato e misoginia".

Ancora 22 giorni soltanto e finalmente potremo dare uno sguardo al risultato – temuto, ora osannato da chi ha già visionato i primi episodi – del primo prequel-spinoff del capolavoro fantasy di HBO. Per l’occasione, abbiamo creato una guida a tutti i personaggi di House of the Dragon, in modo da arrivare preparati sulle complesse parentele che caratterizzeranno la guerra civile dei Targaryen nota come Danza dei Draghi. L’assunto della lotta dinastica è semplice: una donna viene nominata Sovrana dei Sette Regni, ma secondo l’opinione degli uomini suoi parenti (e non solo) nessuna donna può sedere sul Trono di Approdo del Re.

In questo, non stupiscono le parole di Milly Alcock ed Emily Carey, interpreti rispettivamente di Rhaenyra Targaryen e Alicent Hightower, pronunciate durante una tavola rotonda con ScreenRant. Anticipa la Carey: “Penso che l’aspetto chiave di Alicent sia che non reagisce. Penso che non sappia come farlo e penso che parti di lei non lo vogliano, finché non è costretta. E poi forse rimpiange certe decisioni e certe scelte. Ma penso che non abbia il potere di reagire, principalmente perché è una bambina quando la troviamo".

Continua l’attrice: “Ma l'ho detto prima e lo ripeto: la cosa che preferisco di questo spettacolo è che sì, mostriamo la misoginia e mostriamo come ha influenzato le donne in questo mondo e come si collega a questi personaggi, che si tratti di Alicent o Rhaenyra o Rhaenys. Ma quando togliamo la trama e il tema della misoginia, questi personaggi hanno ancora un arco narrativo e sono ancora donne complesse sullo schermo. Non sono lì solo per servire lo scopo e per mostrare misoginia, sono esseri umani messi sullo schermo. E penso che sia una cosa geniale”.

Questa invece la risposta della Alcock: “Penso che, in definitiva, dipenda dalla scrittura. E ciò su cui si basa davvero lo spettacolo è come queste due donne incontrano lo stesso tipo di patriarcato, ma reagiscono in modi completamente diversi. A causa delle circostanze, per quello che sono e per i privilegi che sono stati concessi loro in vita. Penso che Rhaenyra in particolare sia una combattente. Combatte per ciò che vuole e non le piace accettare un no come risposta. Ma penso che queste due donne affrontino la cosa in modo completamente diverso, ed è questo che rende lo spettacolo piuttosto interessante. Perché penso che molte persone possano vedersi in Rhaenyra tanto quanto Alicent”.

Nel frattempo, dopo l’annuncio di HBO, inizia a prendere forma una trama per il sequel su Jon Snow.