Gli ideatori di Elite: "Lo scontro tra classi sociali è il cuore della serie"

Gli ideatori di Elite: 'Lo scontro tra classi sociali è il cuore della serie'
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Carlos Montero e Dario Madrona, ideatori della serie TV spagnola Elite, presente all'interno della piattaforma streaming di Netflix, in un intervista concessa a Variety hanno espressa la loro opinione sui temi trattati dalla serie e sulla caratterizzazione di alcuni personaggi.

Sulla scia del successo ottenuto da La Casa di Carta, la serie Elite è riuscita a ritagliarsi un suo piccolo spazio e diventare uno dei prodotti provenienti dalla Spagna più seguiti. Disponibile dallo scorso 6 settembre con una seconda stagione all'interno del catalogo del colosso dello streaming, lo show presenta i tratti tipici dei teen drama ma accompagnati da un'ampia rappresentazione sociale e di diverse culture.

I due autori della serie hanno voluto sottolineare alcuni punti importanti come lo scontro tra classi sociali, i flash forward e i nuovi personaggi. Queste le dichiarazioni di Montero:

"All'inizio abbiamo proposto i soliti archetipi: il ragazzo strafottente, quello ridicolo ecc. Ma alla lunga possono risultare noiosi. Nella seconda stagione abbiamo introdotto, ad esempio, l'influencer Cayetana che lentamente viene portata all'esasperazione diventando una bugiarda"

Mentre Madrona si è espresso così a proposito degli archetipi:

"Tutti i personaggi cambiano ed evolvono durante la seconda stagione. È divertente prendere, ad esempio, un personaggio come Guzman, sempre schierato contro le droghe nel corso della prima stagione e domandarsi: cosa succederebbe se dovesse invece assumere della cocaina? I personaggi sono caratterizzati da un lato buono e uno cattivo".

Questo invece il pensiero di Montero a proposito dei Flash Forward "Si è trattato di una grande sfida. È molto difficile da organizzare perché deve risultare avvincente, pieno di colpi di scena ma allo stesso tempo comprensibile per il pubblico". Madrona ha continuato così "Bisogna conoscere bene quello che si vuole fare, se no c'è il rischio di risultare ripetitivi. Allo stesso tempo non può essere qualcosa di vincolante".

Per quel che concerne il dualismo tra classi sociali e l'elemento crime utilizzato come McGuffin, Madrona si è espresso così "La cosa fondamentale, ciò che caratterizza la serie è lo scontro tra classi sociali. Questo fa in modo tale che il McGuffin sia più credibile e capace di mostrare uno scontro sociale e non un crimine cauale". Queste le parole di Montero sull'argomento "I personaggi cercano di avere dei benefici dalle disuguaglianze. Alimentano le loro relazioni. È questo ciò che rende Elite diversa dalle altre serie romantiche dove c'è una storia d'amore tra un ragazzo povero e una ragazza ricca ma dal padre prepotente".

Cosa ne pensate della seconda stagione della serie Netflix? Fatecelo sapere qui sotto all'interno dei box relativi ai commenti. Nel caso non l'aveste visto, vi proponiamo il trailer di Elite 2 oltre alla nostre prime impressioni sulla nuova stagione.