Inhumans verso la cancellazione... questo cosa vorrà dire per l'MCU?

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Inhumans, la superserie prodotta dalla divisione televisiva dei Marvel Studios con ABC Studios e IMAX, è approdata ormai tre settimane fa in Italia sul canale satellitare FOX, mentre in USA si stanno preparando ad affrontare gli ultimi tre episodi. Che potrebbero essere effettivamente gli 'ultimi' di tutta l'intera serie.

Eh sì, perché Inhumans, un progetto nato, sviluppato e prodotto in pochissimo tempo, è stato criticato sin dagli albori, a cui sono seguite delle recensioni pessime da parte della stampa (solo 8% sull'aggregatore Rotten Tomatoes, e fino a qualche tempo fa si era stabilito sullo 0%), un passaggio nei cinema IMAX di scarsissimo successo e, alla fine, il pubblico (ma anche i fan, che spesso difendono ogni cosa prodotta dalla Marvel a 'spada tratta') che non ha apprezzato l'operazione. Il risultato sono ascolti e rating sempre più bassi, con tantissime critiche sui social e forum oltreoceano e la parola 'cancellazione' scritta quasi a caratteri cubitali ormai più che certa. Solo un miracolo potrebbe salvare Inhumans, solo qualche 'capoccia' alla ABC (o alla Disney) che, generosamente, potrebbe dare una seconda occasione al concept. Ma oltre a questo remoto caso, la certezza è che la Famiglia Reale, dopo la sera del 10 novembre in cui, su ABC, andrà in onda l'ottavo ed ultimo episodio, dirà addio al suo pubblico di nicchia e alla tv.

Ma questo superflop potrebbe urtare qualcos'altro, qualcosa di più grosso: l'MCU, il Marvel Cinematic Universe, che noi traduciamo in italiano con "Universo Cinematografico Marvel Studios". Anche se si parla di "Cinematic" e, nonostante i collegamenti al momento siano pochi, i due mondi - televisivo e cinematografico - sono uniti. Per intenderci, Daredevil fa parte dello stesso universo di Iron Man, solo che non si incontrano mai (qualcosa che non è nuovo agli amanti dei fumetti). E se gli appassionati sanno che c'è una sorta di guerra fredda tra le due divisioni - portata avanti da Ike Perlmutter -, il pubblico generalista continua a 'credere' che tutto sia perfettamente collegato, che sia tutto rose e fiori e che, dunque, stiamo parlando dello stesso Universo.

Quindi, quanto potrebbe urtare un flop del genere? E, soprattutto, quali saranno le conseguenze? Intendiamoci, non crediamo che gli ascolti bassi di Inhumans porteranno Thor: Ragnarok, uscito oggi nelle sale cinematografiche italiane, a floppare al botteghino. Ma all'interno dell'Universo Marvel si è andato a creare un precedente che toccherà a Jeph Loeb, che è 'a capo' della divisione tv, sbrogliare.

Se parliamo di sole serie tv, nessuna ha avuto un impatto cosi potenzialmente negativo sull'MCU come lo conosciamo oggi. Anche Agent Carter, la cui serie è stata cancellata dopo solo due stagioni dalla ABC con tanto di cliffhanger ancora irrisolto, non ha intaccato l'Universo della Marvel. Perché? Perché l'Agente Peggy Carter, interpretata da Hayley Atwell, continua ad apparire e/o essere menzionata anche nei film, e poco importa se la sua serie è stata cancellata. La Marvel potrebbe ripescarla più avanti come One-Shot o farla riapparire in una pellicola, e semplicemente perché Agent Carter era l'unico serial ad avere tra i produttori Kevin Feige e Louis D'Esposito, rispettivamente presidente e co-presidente dei Marvel Studios. Ma Inhumans?

Ricordiamo che Inhumans è un progetto nato dalla faida tra Feige e Perlmutter. Perlmutter, noto tristemente per essere uno dei responsabili delle 'critiche' più feroci ai film e ai problemi dietro le quinte con registi e attori, voleva assolutamente una pellicola sugli Inumani quanto prima, in cambio di una su Captain Marvel, fortemente voluta, invece, da Feige. Perlmutter non ha mai creduto nei personaggi femminili, nei villain femminili, nelle pellicole stand-alone sulle supereroine e la 'faccenda Inumani' era una sorta di 'ricatto', secondo i vari report, per vedere Carol Danvers al cinema. Quando Feige ha 'allontanato' Perlmutter dalla divisione cinema, Inhumans è stato 'cancellato' (o meglio posticipato per fare le cose con calma, probabilmente per la Fase Quattro) e Captain Marvel fissato per il marzo 2019. Peccato che Perlmutter non c'è stato ed ha deciso di adattare, più velocemente possibile, Inhumans per la televisione, con i risultati disastrosi che abbiamo visto.

E questo ci riporta alla domanda di prima: ora cosa accadrà? In un Universo cosi ben oliato e - almeno superficialmente - collegato, un flop del genere potrebbe pesare. Perché ora il futuro degli Inumani è incerto. Se la ABC cancellerà definitivamente la serie, cosa ne sarà degli Inumani nel Marvel Cinematic Universe? Dove finirà il concept? La Famiglia Reale verrà 'archiviata' e lasciata a 'morire' in un angolo del dimenticatoio? La 'patata bollente' affidata a Loeb è enorme, perché adesso si ritrova con dei personaggi dal potenziale enorme sprecati e massacrati da una serie tv (e uno showrunner dal nome Scott Buck) che non ha saputo valorizzarli. E, con quel misero budget messo a disposizione da Perlmutter, era anche difficile da adattare. Infondo quale soluzione può trovare Loeb? Prendere gli Inumani e farli apparire come guest-star/comprimari in qualche altro serial della Marvel, tipo Agents of S.H.I.E.L.D. (oltretutto, si vocifera che questa quinta stagione sia l'ultima anche per loro)?

Oppure Feige sarà costretto a reboottare gli Inumani, con una pellicola cinematografica come originariamente previsto, affidando le parti dei personaggi ad attori di serie A? Perché sarà difficile vedere Serinda Swan o Anson Mount, dopo il flop, in un film tutto loro. E questo potrebbe finire per urtare la magia di quest'Universo, sicuramente pieno di pecche e problemini, ma che mai ha visto dei personaggi cosi potenti fallire. Già sono stati problematici i primi recasting all'interno dell'MCU ai tempi di Iron Man 2 e The Avengers, capirai un reboot all'interno dello stesso Universo!

Per ora non resta che attendere gli sviluppi futuri del caso. E chissà che gli Inumani non siano costretti a restare su Attilan, nascosti dagli occhi di tutti, pubblico incluso, per sempre.