Jussie Smollett arrestato con l'accusa di aver orchestrato la sua stessa aggressione

Jussie Smollett arrestato con l'accusa di aver orchestrato la sua stessa aggressione
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Svolta incredibile nella storia dell'aggressione all'attore afroamericano e omosessuale Jussie Smollett (Empire): dopo averlo inserito nelle scorse ore nel registro degli indagati, infatti, la polizia di Chiacago ha deciso di passare direttamente alla messa in custodia dell'interprete, e quindi all'arresto.

A rivelare la notizia è stato il portavoce della polizia di Chiacago, Anthony Guglielmi, che ha rivelato che l'arresto di Smollett è avvenuto nel distretto di polizia intorno alle 5.00. L'udienza per la cauzione dell'interprete è adesso prevista per oggi, alle 13.30 americane, almeno stando a quanto riportato dai pubblici ministeri.

L'accusa, come ormai vociferato da tempo, è quella di falsa dichiarazione alle forze dell'ordine, relativa alla testimonianza sull'aggressione ormai nota e stranota avvenuta a gennaio, definita da lui "violenta, di stampo razzista e omofobo e da parte di due uomini bianchi". Gli investigatori hanno però notato subito delle discrepanze nelle sue dichiarazioni, mentre ulteriori e più approfondite indagini hanno condotto all'arresto dei presunti aggressori, che non solo si sono rivelati dei fratelli di origini nigeriane, ma stando a quanto scrive la BBC anche conoscenti di Smollett, in quanto giù comparse nella serie Empire. Uno dei due sarebbe addirittura il personal trainer dell'attore.

Il motivo di tutto il teatrino? I soldi. A rivelarlo il sovrintendente della Polizia di Chiacago in una conferenza stampa, dove ha dichiarato che Smollett avrebbe agito perché "non soddisfatto del suo salario", approfittandosi della sensibilità pubblica e della curiosità mediatica, facendosi pagare interviste e guadagnandoci anche in visibilità.

A quanto pare la causa sarebbe stata svelata dagli stessi fratelli Olabijno e Abimbola Osundairo, che ora stanno collaborando pienamente con le autorità e sono stati già rilasciati senza accuse lo scorso 13 febbraio, dopo 48 lunghe ore di interrogatorio. Intervistato a Good Morning America il 29 gennaio, Smollett rispondeva così alle accuse di orchestrazione: "Chi diavolo farebbe una cosa del genere?"

Jussie Smollett rischia adesso fino a tre anni di carcere.