Jon Bernthal elenca tutte le ferite accumulate recitando come Frank Castle in The Punisher

Jon Bernthal elenca tutte le ferite accumulate recitando come Frank Castle in The Punisher
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Dopo aver rivelato di non aver alcune intenzione di lasciarsi sfuggire il ruolo di Frank Castle così serenamente, sempre parlando al Fandemic Tour di Houston l'attore Jon Bernthal ha avuto modo di elencare ogni ferita che si è portato a casa dal set di The Punisher, serie ormai cancellata da Netflix.

Recitando la parte, Bernthal ci ha messo tutto se stesso, adoperandosi al pieno delle sue forze e capacità e girando anche i vari stunt della serie al motto di "lo fai per davvero e una sola volta". Questo - come noto - gli è costato tra le altre cose una mano fratturata e un knock out completamente privo di sensi durante le riprese dei vari episodi della seconda e ultima stagione, ma a quanto pare in termini di ferite o contusioni c'è molto di più da raccontare.

Spiega infatti l'attore: "Tra le cose che distinguevano gli show Marvel-Netflix dagli altri c'era anche questo aspetto del girare dei combattimenti con stile cinematografico all'interno di uno show televisivo. In un film potresti avere due mesi per imparare a girare una scena d'azione, provando e riprovando. Invece in The Punisher dovevamo provarla, impararla e girarla al massimo in un pomeriggio. Molto meno tempo, ovviamente. Quindi il nostro mantra durante lo show era 'lo fai per bene e una volta sola'".

Poi continua: "Ammetto comunque di essere stato davvero incosciente, in alcune occasioni. Mi sono fratturato una mano, spezzato diversi legamenti, slogato il pollice. Sì insomma, ho avuto diversi infortuni, ma ne è valsa davvero la pena. Ricordate tutta la storia della mia mano nella seconda stagione, a cui avevano sparato? Ecco, questo perché in un combattimento totale girato in tre giorni, all'interno del bar, al primo giorno di riprese mi sono rotto la mano. Ma abbiamo avvolto la mano con delle fasce, medicata e continuato a girare. E faceva un male cane".

Seguendo poi quanto già fatto lo scorso luglio da Jason Statham, Jon Bernthal ha voluto elogiare la categoria degli stuntman: "Sono i miei fratelli, le persone con cui lavoro di più e sono più a contatto sul set. Ritengo sia assolutamente un crimine la non istituzione di un Oscar per il loro lavoro. La comunità degli stuntman, sono loro che si mettono davvero in gioco. Sono sbalorditivi, anche per la loro creatività. Al giorno d'oggi, nel cinema e nella televisione d'intrattenimento, è uno dei principali motivi che spinge la gente ad andare in sala: per godere delle acrobazie".

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