Jon Snow, il sequel rischia di peggiorare il finale di Game of Thrones

Jon Snow, il sequel rischia di peggiorare il finale di Game of Thrones
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L'annuncio di un sequel di Game of Thrones con protagonista Jon Snow di Kit Harington è stato salutato da molti con favore, anche a ragione. La speranza è che riesca, come House of the Dragon a breve, a cancellare il ricordo del finale da cui ripartirà. Ma c'è un problema, forse ovvio, che non stiamo considerando.

Più ci avviciniamo al 22 agosto, ormai imminente, meno l’attenzione sembra concentrata (anche giustamente) sul prossimo spinoff in sviluppo presso HBO. Tutta l’attenzione, al momento, non è focalizzata su un sequel: piuttosto, sul prequel dei prequel. Sapete bene a cosa ci riferiamo: la nostra recensione di House of the Dragon è in arrivo e la serie è stata generalmente accolta con favore dalla stampa presente alle anteprime. Chi l’ha vista parla di uno show all’altezza delle prime stagioni di Game of Thrones, assolutamente in grado di spazzare via la delusione per il precedente finale di serie. Ora sappiamo che il tema centrale di House of the Dragon sarà su patriarcato e misoginia, come ha anticipato il cast.

Ma ora che è trascorso un po’ di tempo dall’annuncio di uno spinoff che di fatto fungerà da sequel per Jon Snow e per Game of Thrones stessa, è forse arrivato il momento di ridimensionare le esultanze che ne nacquero all’epoca. Posto che quelle esultanze erano più che condivisibili, considerando la percentuale di show derivativi di GoT alla fine approvati da HBO rispetto a quelli solamente messi in sviluppo e poi cancellati. Spoiler: sono molti di più i secondi. Ma ci sarà anche un motivo. Che rende ora il sequel su Snow tanto intrigante quanto pericoloso: George R.R. Martin è scrittore lento.

Questo vuol dire che per quanto abbia creato un’epopea fantasy senza precedenti, seconda forse solo a Tolkien (e non in numero di pagine), i romanzi da cui attingere non sono infiniti. Ed è stato proprio questo, in Game of Thrones, a determinare il disastro. Quando il materiale dei romanzi si è esaurito e HBO ha estromesso Martin dalle sceneggiature, si è persa la bussola. E il finale lo conosciamo tutti. Ora, ovviamente, considerato che a Martin mancano ancora due romanzi anche solo alla fine di Game of Thrones – e non sappiamo neanche se, nei suoi, Snow sopravvivrà – non ci sarà certo materiale da cui attingere per il sequel. Anche se una trama su Jon Snow sta prendendo forma.

L’unica speranza, per non commettere nuovamente l’errore, è richiamare a raccolta Martin come produttore esecutivo come avvenuto per House of the Dragon, che infatti ora ottiene acclamazioni in ogni dove. Ma anche in questo caso, lo ricordiamo, la presenza di Martin era rafforzata da pubblicazioni pregresse, vale a dire Fuoco e Sangue da cui House of the Dragon è tratta. E nel caso di Snow, invece, pare sia stato Kit Harington a orchestrare il tutto, sviluppando la storia e trovando in autonomia gli showrunner. Per quanto si possa apprezzare l’iniziativa, questo preoccupa più di tutto. Voi che ne pensate? Ditecelo nei commenti!