Leonardo, chi era davvero Giacomo "Salaì": apprendista o amante?

Leonardo, chi era davvero Giacomo 'Salaì': apprendista o amante?
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Gian Giacomo Caprotti detto Salaì è un’altra figura che è stata introdotta nella serie in onda su Rai1 Leonardo, con Aidan Turner nei panni del grande genio del Rinascimento fiorentino. Gin Giacomo era chiamato Salaì dal maestro, ovvero “diavolo”, a causa del suo carattere un po’ irrequieto ed è stato l’allievo prediletto di da Vinci.

Il suo nome è stato riportato nel 1490 proprio da Leonardo sul foglio di quello che sarebbe diventato il Manoscritto C, annotò: “Iacomo venne a stare con meco il dì della Maddalena nel 1490, d’età d’anni 10”.

Il giovane Giacomo quindi era entrato nella bottega di Leonardo a soli dieci anni nel 1490, ed è stato il suo allievo più “vivace”, che lo ha poi seguito per tutta la vita. Descritto da Giorgio Vasari come un giovane bello e avvenente, ha senza dubbio ispirato alcuni quadi di Leonardo.

Abile pittore è presto diventato l’allievo prediletto, da semplice garzone di bottega Salaì si trasformò in un artista e seguì il maestro in tutti i suoi viaggi in Italia tra Milano, Venezia e Firenze e anche in Francia. Corse al suo capezzale non appena le condizioni di Leonardo si aggravarono al Maniero di Clos-Lucé, Amboise.

Ma era già rientrato a Milano quando Leonardo spirò e portò con se alcune opere del maestro. Fu nominato fra gli eredi nel testamento di da Vinci ed ottenne metà della vigna di San Vittore. Sposò Bianca Caldiroli di Annono nel 1523 ma Salaì morì nel gennaio 1524 a causa di una fucilata accidentale.

Fu dopo la sua morte che si scoprì che fra i suoi beni posseduti figuravano quadri denominati la Leda, il San Gerolamo, la Sant’Anna, il San Giovanni Battista e la Gioconda per cui le sorelle e la giovane vedova si davano battaglia. Tutt’oggi non sappiamo se fossero originali eseguiti da Leonardo o soltanto copie fedeli realizzate dal Salai. Che sia stato il suo amante o apprendista, sappiamo che Gian Giacomo ha trascorso gran parte della sua vita con Leonardo, probabilmente fu il suo amante per un certo periodo, suo allievo per molto tempo e certamente suo ispiratore.

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