Leonardo e Michelangelo, cosa sappiamo sul vero rapporto tra i due artisti

Leonardo e Michelangelo, cosa sappiamo sul vero rapporto tra i due artisti
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La fiction andata in onda su Rai1 ci ha mostrato la nascita dei grandi capolavori di Leonardo da Vinci attraverso un espediente narrativo che ci ha permesso di entrare nella sua vita privata e artistica con Aidan Turner nei panni del grande genio del Rinascimento.

Pierpaolo Spollon ha interpretato lo spigliato e brillante Michelangelo Buonarroti nella fiction, tra i due non scorreva decisamente buon sangue. Il loro rapporto fu difficile, pare che i due non andassero per niente d’accordo.

Leonardo era di circa vent’anni più vecchio del giovane prodigio che ha realizzato il David (uno dei simboli del Rinascimento e della Repubblica fiorentina) quando ai due fu commissionato un affresco ciascuno nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio.

Leonardo avrebbe dovuto dipingere la Battaglia di Anghiari vinta da Firenze contro Milano nel 1440, mentre nell’altra parete della sala Michelangelo avrebbe dovuto dipingere la Battaglia di Cascina, vinta da Firenze contro Pisa nel 1364. Inutile sottolineare come la cosa accese la competizione e gli animi dei due grandi artisti che per la prima volta si trovavano a confrontarsi l'uno con l'altro.

Alla fine nessuna delle due opere fu conclusa, Leonardo provò una nuova tecnica sperimentale con scarsi risultati prima di recarsi in Francia mentre Michelangelo fu convocato a Roma da Papa Giulio II per dipingere la volta della Cappella Sistina.

Ma lo smacco maggiore, che forse Michelangelo non ha mai perdonato, riguarda proprio la collocazione del David. Leonardo faceva parte della commissione che doveva decidere dove posizionare la grande opera e per lui il posto giusto era sotto la Loggia della Signoria.

Impensabile che un’opera del genere potesse venire così nascosta, doveva stare al centro della città e nel cuore della piazza e infatti fu esposto davanti a Palazzo Vecchio come decise la commissione.

Pare inoltre che Michelangelo rinfacciò a Leonardo la sua propensione a non terminare le sue opere e il fallimento della scultura in bronzo dedicata a Francesco Sforza. Non era il solo a sostenere che Leonardo fosse inaffidabile perché non portava mai a termine i suoi progetti, parole che colpirono nel segno e portarono da Vinci a chiedersi se avesse mai fatto qualcosa di buono nella sua vita, come ha scritto nei suoi appunti di quel periodo.

L’inimicizia tra i due pare fosse evidente, le incomprensioni furono alimentate anche dalla doppia commissione in Palazzo Vecchio e dalla voglia di primeggiare sull’altro.

I due erano certamente consapevoli della grandezza l'uno dell'altro, entrambi hanno realizzato e ci hanno consegnato opere di una bellezza senza pari, forse raramente nel corso della storia due geni del genere hanno vissuto nello stesso periodo e prodotto così tante opere d'arte che ancora oggi affascinano migliaia di persone in tutto il mondo, dalla Gioconda al Tondo Doni, dall'Ultima cena alla Cappella Sistina.

Vi lasciamo con la nostra recensione di Leonardo e con le 5 grandi incongruenze storiche di Leonardo.