Lo scandalo che ha travolto Kevin Spacey è costato a Netflix 39 milioni di dollari?

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A quanto pare le accuse di molestie sessuali a carico dell’attore Kevin Spacey hanno avuto delle serie ripercussioni economiche non solo per la pellicola diretta da Ridley Scott, Tutti i soldi del mondo, ma anche per i progetti in fase di sviluppo prodotti da Netflix.

I dati offerti durante la presentazione dei guadagni del quarto trimestre della piattaforma parlano chiaro. Ammonterebbero a ben 39 milioni di dollari le perdite che il colosso dello streaming ha dovuto subire a seguito di contenuti non più realizzati secondo i piani originari per esigenze dettate dagli scandali di abusi sessuali scoppiati negli ultimi tempi. Per il direttore finanziario della compagnia, David Wells, il rimaneggiamento del materiale è un’operazione abbastanza comune e prevedibile, ma quella di quest’anno rappresenta un evento dalla portata del tutto eccezionale.

Bisogna, tuttavia, precisare che i progetti scartati a seguito di questi tragici eventi non sono stati comunicati ufficialmente da Netflix, ma è pressochè intuibile l’idea che uno di questi coinvolgesse proprio il due volte Premio Oscar Kevin Spacey a lavoro per la sesta e ultima stagione di House of Cards prima del licenziamento. In cantiere c’era anche un’ulteriore collaborazione tra l’interprete e Netflix per il biopic su Gore Vidal, ma anche questa partecipazione ha subito una battuta d’arresto per gli stessi motivi che hanno reso necessario l’allontanamento dell’interprete dallo show televisivo.

Oltre a Spacey anche Danny Masterson, uno degli attori della sitcom The Ranch creata per Netflix, e Louis C.K., impegnato nel suo spettacolo di stand-up comedy, hanno dovuto interrompere il loro rapporto contrattuale con l’azienda per la stessa ondata di scandali sessuali che ha travolto i due lo scorso anno.