Loki, Tom Hiddleston spiega quella metafora sull'amore nel terzo episodio

Loki, Tom Hiddleston spiega quella metafora sull'amore nel terzo episodio
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Il terzo episodio di Loki, pubblicato su Disney+ lo scorso mercoledì, ci ha svelato la sessualità del Dio dell'Inganno e ci ha permesso di scoprire nuovi aspetti del personaggio interpretato da Tom Hiddleston. In una scena Loki si lancia anche in un'ardita metafora sull'amore, che l'attore ha provato a spiegare meglio in un'intervista.

Nel terzo episodio di Loki, intitolato Lamentis, il protagonista ha un dialogo con Sylvie, interpretata da Sophie Di Martino, in cui i due si raccontano le rispettive considerazioni sulle loro esperienze sentimentali. "L'amore è odio" dice a un certo punto Sylvie, dopodiché il Dio dell'Inganno se ne esce con una frase ancora più d'effetto. "L'amore è un pugnale. È un'arma da impugnare da lontano o da vicino. Puoi vedere te stesso in esso. È bello finché non ti fa sanguinare."

Se per Sylvie si tratta di "una metafora terribile", Tom Hiddleston non è del tutto d'accordo. "È una di quelle cose che Loki si inventa spontaneamente" ha raccontato a Marvel.com. "Stavano discutendo sull'amore e sulla fiducia nelle altre persone, e sul non essere in grado di amare o fidarsi per qualsiasi motivo, e Loki pensa di aver inventato qualcosa di profondo. Questa è la sua esperienza dell'amore, suppongo. Non è qualcosa a cui crede di essere andato vicino. È stata una sorta di illusione di cui si è fidato e alla fine è stato deluso."

Lo showrunner Michael Waldron ha ricordato di aver scritto il terzo episodio di Loki appena due settimane prima del suo matrimonio. "È interessante perché è probabilmente l'episodio più romantico" ha aggiunto. "A quel punto, Loki è un po' ubriaco. Questo mi ha liberato, è stato proprio come dire: Non pensarci troppo, ed è una specie di mio primo pensiero su cosa Loki avrebbe pensato."