Lucifer, quando la serie Netflix fece infuriare i cattolici

Lucifer, quando la serie Netflix fece infuriare i cattolici
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Non tutte le serie tv incontrano il favore del pubblico, ed è perfettamente lecito passare oltre quando un prodotto televisivo non ci attrae particolarmente, ma per quanto riguarda Lucifer ci fu una vera e propria crociata, portata avanti da un certo gruppo fondamentalista cattolico.

La One Million Moms, associazione americana che si occupa di mettere "al bando" tutto ciò che potrebbe essere considerato indecente e contrario a certi principi tradizionali, decise infatti di boicottare la serie, definendola come "spiritualmente pericolosa":

"La serie mostra Satana come una persona in carne ed ossa, una persona dignitosa e amorevole. Il personaggio di Lucifer Morningstar fa sì che il diavolo sembri fico, guidi una bella macchina, riesca ad evitare le multe, sia proprietario di un nightclub a Los Angeles e conquisti le donne".

Di sicuro il fascino di Tom Ellis non ha aiutato, e l'organizzazione arrivò a chiedere la cancellazione e a spronare l'opinione pubblica a scagliarsi contro gli sponsor della serie: "Contattate l'Olive Garden, che sponsorizza il programma spiritualmente pericoloso Lucifer e paga denaro aziendale per promuovere i suoi ristoranti associandoli con i contenuti del programma".

Non possiamo immaginare cosa abbiano passato i poveri gestori della catena di ristoranti, sicuramente assillati da migliaia di telefonate inquisitorie. La cosa bella è che la serie fu effettivamente cancellata per motivi legati alla produzione, e la One Million Moms ne fece ovviamente una vittoria personale. Peccato che l'arrivo di Netflix riuscì a resuscitare Lucifer e a dargli una nuova vita.

Chissà cosa penseranno i membri dell'organizzazione del fatto che Lucifer è stato rinnovato per la sesta stagione... Se non altro potranno comunque gioire, poiché Netflix ha confermato che sarà quella finale.