Mare Fuori, dalla polizia penitenziaria attaccano: 'Il carcere non è come nelle fiction'

Mare Fuori, dalla polizia penitenziaria attaccano: 'Il carcere non è come nelle fiction'
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La rappresentazione della criminalità nella TV italiana è sempre stato argomento di dibattiti particolarmente accesi: Mare Fuori ha raccolto in tal senso il testimone di Gomorra, diventando il centro di infinite discussioni su quanto sia valida la raffigurazione del carcere e della criminalità minorile nella serie Rai.

Dopo la levata di scudi degli attori napoletani emergenti a difesa di Mare Fuori dopo le sentite parole della sorella di Giovanbattista Cutolo durante il funerale del giovane ucciso nel capoluogo partenopeo, a gettare un po' di ombre sulla rappresentazione del carcere minorile nella serie con Maria Esposito è stata Lina Di Domenico, vice capo del dipartimento corpo di polizia penitenziaria.

"Il carcere non è assolutamente come nella fiction Mare Fuori" sono state le parole che Di Domenico ha rivolto ai minori a rischio camorra accolti dalla comunità A' Voce d'e Creature di don Luigi Merola. Poche parole che ci regalano però ancora una volta la fotografia di un Paese diviso sull'argomento, tra chi continua a voler considerare serie come Mare Fuori e Gomorra come nient'altro che racconti di finzione ispirati a fatti reali e chi, invece, non crede che prodotti del genere possano prescindere da un intento pedagogico. E voi, come la vedete? Fatecelo sapere nei commenti! Ecco, intanto, quando dovrebbe uscire la quarta stagione di Mare Fuori.