Marvel's Inhumans: dietro la realizzazione del superflop Marvel

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Da quando è nato l'Universo Cinematografico Marvel Studios (che, nonostante tutti gli elogi dei fan, ha visto alti ma anche dei bassi), probabilmente è con Marvel's Inhumans che ricorderemo il primo vero flop dello studio.

Ci sono stati dei film meno apprezzati di altri (i due Thor, gli ultimi due Iron Man per citarne un paio) ma mai flop di critica o pubblico. Allo stesso modo, la divisione televisiva della Marvel è riuscita sempre a conquistare il pubblico, anche quando alcune serie venivano massacrate dalla stampa (Iron Fist, in primis) o quando hanno faticato ad ingranare (Agents of S.H.I.E.L.D., ma anche Luke Cage).

Con Marvel's Inhumans, invece, sembra registrarsi il primo caso in cui stampa e pubblico (in primis i fan) si trovano d'accordo: Inumani non è una bella serie tv. Anzi, tutt'altro. Ovviamente, poi, de gustibus e, probabilmente, quando approderà in tv, il suo pubblico lo troverà, ma per ora è chiaramente il primo super-flop targato Marvel Studios ad oggi. Ma allora ci si domanda perché la Marvel ha voluto realizzare un serial cosi ambizioso, con un budget da televisione e affidarlo, soprattutto, a Scott Buck, il criticatissimo showrunner di Marvel's Iron Fist?

La storia della realizzazione di Marvel's Inhumans è 'affascinante', se si amano le guerre civili. Facendo delle ricerche sul web [quindi quello che leggete potrebbe non essere tutto confermato, nb.], sembra che la "colpa" sia tutta da Ike Perlmutter, ex CEO dei Marvel Studios, ora vero burattinaio della divisione televisiva della Marvel.

Perlmutter è, probabilmente, l'uomo più odiato dai fan della Marvel. E' il responsabile del licenziamento di Terrence Howard da Iron Man 2 (sostituito da Don Cheadle) dopo avergli negato una paga più alta per il sequel, ma è anche l'uomo che ha creato il Creative Comittee spesso criticato dai filmaker (l'ultimo è stato James Gunn) che ha portato all'allontanamento di Edgar Wright da Ant-Man e a modificare pesantemente Iron Man 2, Iron Man 3, Thor: The Dark World, ma anche Avengers: Age of Ultron. Ricorderete tutti che, nelle intenzioni originali di Shane Black, la villain di Iron Man 3 doveva essere una donna ma che Perlmutter gli bocciò l'idea perché "i personaggi femminili non vendono nei giocattoli". Perlmutter ha anche rischiato di non far vedere la luce a Captain America: Civil War, in quanto voleva negare un nuovo contratto 'costoso' a Robert Downey Jr., costringendo Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, ad un 'piano B'.

Poi cosa è accaduto? Proprio in occasione di Civil War, per non rischiare la non partecipazione di Downey Jr., Perlmutter è stato allontanato e Feige è diventato l'unico "presidente" della Marvel a prendere le decisioni. I Marvel Studios sono diventati ufficialmente parte della Walt Disney Studios di Alan Horn, staccandosi completamente dalla Marvel Entertainment di Perlmutter. Ed è per questo se, ora, avremo, ad esempio, una villain donna in Thor: Ragnarok.

Ma cosa c'entrano gli Inumani? Perlmutter continua a controllare, seppur in minima parte, la divisione tv della Marvel. Vi ricordate la partecipazione di Nick Fury o di Maria Hill in Agents of S.H.I.E.L.D.? E vi domandate perché adesso non appaiono più? Semplice, una delle richieste di Perlmutter è stata quella di ambientare 'almeno di facciata' (per salvare l'opinione dei fan) le serie nello stesso Universo dei film, con allusioni e riferimenti, ma limitare di tanto i collegamenti.

Allo stesso tempo Perlmutter ha voluto la realizzazione, a tutti i costi, di Inhumans. Quando Feige propose un film su Captain Marvel qualche anno fa, Perlmutter disse di 'no', sempre per lo stesso motivo: i personaggi femminili non vendono. Capirai, un film tutto su di loro! Ma il "visionario" Feige, ancor prima dell'exploit di Wonder Woman di casa DC, aveva capito il potenziale di un film con una supereroina femminile e arrivò ad un compromesso: una pellicola su Cap Marvel in cambio di un film sugli Inumani. Probabilmente Feige non voleva realizzare immediatamente un film su questi Inhumans, ma Perlmutter spinse l'acceleratore perché voleva una pellicola "su personaggi simili agli X-Men che potessero vendere".

Con l'allontanamento di Perlmutter, i Marvel Studios hanno cancellato il film sugli Inumani, probabilmente per proporlo più avanti nella Fase Quattro. Ma Ike Perlmutter (per ripicca?) ha deciso di realizzarne una serie televisiva, cosi da bloccare prematuramente i piani di Feige. Perlmutter ha annunciato una serie sugli Inumani improvvisamente e, dal comunicato stampa alla realizzazione, è passato veramente troppo poco tempo. Visto che la sua idea era quella di una pellicola, Perlmutter ha stretto accordi con IMAX per avere almeno i primi due episodi proiettati in sala. Ma si sa, Ike Perlmutter è conosciuto (come abbiamo visto) per essere un uomo 'dal braccino corto', che tenta sempre di realizzare le serie con budget irrisori, con produzioni iper-veloci e con possibili ricicli di persone (Scott Buck).

Ma se spesso, nonostante le critiche (Iron Fist, ma anche The Defenders è stato criticato per il budget), è riuscito a portare a casa il 'risultato', stavolta sembra che si sia dato - come si dice? - "la zappa sui piedi da solo". Noi aspetteremo a giudicare il prodotto, ma se il buongiorno si vede dal mattino, prepariamoci ad abbassare le aspettative. E di tanto. Ed i fan oltreoceano già chiedono a Feige "a quando il reboot cinematografico?".