Michael Chabon sulla violenza in Star Trek: Picard: "L'arte è sempre così"

Michael Chabon sulla violenza in Star Trek: Picard: 'L'arte è sempre così'
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L'ultimo episodio di Star Trek: Picard, intitolato Stardust City Rag, ha stupito il pubblico per l'insolita violenza di cui è permeato, per un evento che ha sconvolto tutti e per un finale un po' troppo dark rispetto ai canoni del franchise. Diversi spettatori hanno espresso preoccupazione per questa deriva sulla pagina Instagram di Michael Chabon.

Lo showrunner della serie, da parte sua, ha risposto, rassicurando i fan sul fatto che si tratta di una scelta ben ponderata.

"Io stesso non sono inflessibile sulla violenza" ha scritto Michael Chabon. "La scelta non è stata fatta alla leggera, ed è stata una decisione collaborativa, con una buona dose di discussione e dibattito tra i creatori. Quindi vi assicuro che non l'abbiamo fatto semplicemente perché potevamo. Per me, si è trattato di questo: c'è sempre stata violenza (e persino tortura) all'interno di Star Trek. A volte quella violenza è stata implicita, a volte esplicita, secondo i dettami della censura, la natura della situazione rappresentata, l'estetica dei singoli creatori o le limitazioni tecniche e/o di bilancio."

La ragione per cui c'è sempre stata violenza, secondo Chabon, è che "Star Trek è arte. E c'è sempre stata violenza - implicita o esplicita - nell'arte. Fa parte del mondo, appartiene a qualsiasi narrativa sugli esseri umani, anche sugli esseri umani del futuro. La violenza, spesso, È la narrazione. La sua fonte. Il suo motore La questione se sia troppa o no è in definitiva una questione di gusti. Personalmente, vengo più vicino alla filosofia del less is more. Ma sono solo io, e alla fine ho deciso, con i miei partner, che l'intensità era giustificata."

Se non l'hai ancora fato, dai un'occhiata alla nostra recensione dell'episodio 1x05 di Star Trek: Picard.