Mindhunter: il regista Andrew Dominik rivela cosa avremmo visto nella stagione 3

Mindhunter: il regista Andrew Dominik rivela cosa avremmo visto nella stagione 3
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La cancellazione di Mindhunter ha deluso Jonathan Groff e il pubblico, che si aspettavano che la serie tornasse con un altro capitolo. Così non è stato, e adesso il regista della seconda stagione Andrew Dominik rivela a Collider cosa ci saremmo potuti aspettare nella s3.

Il regista ci ha svelato che nella stagione 3 gli agenti dell'FBI si sarebbero diretti a Los Angeles per servire come consulenti per acclamati registi realmente esistiti con il fine di rispecchiare le reali esperienze dei protagonisti.

"Nella terza stagione sarebbero andati a Hollywood", ha spiegato Dominik. "Dunque uno di loro si sarebbe messo in contatto con Jonathan Demme e l'altro sarebbe stato in contatto con Michael Mann. E si trattava di creare un profilo che lo rendesse una sorta di zeitgeist, una coscienza pubblica. Sarebbe stata... Quella sarebbe stata la stagione che tutti davvero attendevano, quando [i due] sarebbero usciti dal seminterrato e avrebbero iniziato".

Ma non finisce qui. Nelle prime due stagioni c'erano infatti dei riferimenti a Dennis Rader, noto anche come BTK Killer, e che probabilmente avrebbe avuto un ruolo importante nel futuro. Fincher ha inoltre svelato che la speranza era di arrivare fino alla fine degli anni '90, all'inizio degli anni 2000. Una speranza ormai sfumata, ma mai dire mai.