Mindhunter: ecco la vera storia di Charles Manson e della "famiglia"

Mindhunter: ecco la vera storia di Charles Manson e della 'famiglia'
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Sono trascorsi 50 anni dall’eccidio di Cielo Drive, l’evento che ha scolpito nella coscienza collettiva il nome di Charles Manson come vero e proprio simbolo di malvagità, ma in questi giorni l’uomo è al centro dell’attenzione grazie alle incarnazioni più recenti della sua figura in Mindhunter e C'era una volta a... Hollywood.

Curiosamente, sia la serie prodotta da David Fincher che il film di Quentin Tarantino hanno scelto lo stesso attore per interpretare Manson: Damon Herriman. Ma qual è la vera storia di quest'uomo, al di là della finzione scenica, per quanto accurata?

Charles Manson nasce il 12 novembre 1934 a Cincinnati. Sua madre è una prostituta sedicenne con problemi di alcolismo, Kathleen Maddox. Fin da bambino viene esposto al crimine, ad esempio quando a cinque anni la madre viene arrestata per un furto d’appartamento non riuscito e viene condannata al carcere. Viene lasciato alle cure dello zio fino al termine dei cinque anni di prigione.

Al ritorno, la madre ritrova un Charles incontrollabile; compie furti, marina la scuola e ogni soluzione tentata si rivela inefficace, finché non decide di scappare e vivere di espedienti.
Con il passare del tempo i crimini si fanno più violenti e nel 1952 viene mandato a un riformatorio di massima sicurezza in Ohio. Una volta uscito per buona condotta, incontra una cameriera, Rosalie Willis. I due si sposano e vanno a Los Angeles, ma Manson viene accusato di furto d’auto e viene spedito nella prigione federale di Terminal Island. Nel frattempo, Rosalie, che aspettava un bambino da Manson, divorzia e va via con un altro uomo.

Questo è solo il primo di uno dei tanti ingressi in carcere di Charles, tanto che arrivati al 1967 ha trascorso circa metà della sua vita tra prigioni e riformatori. Quando si trasferisce a Berkeley in California quello stesso anno, inizia a raccogliere diversi seguaci e a diventare una sorta di guru. In quel periodo conosce anche Dennis Wilson, un membro dei Beach Boys, che prova a procurargli un contratto discografico e lo invita nella propria abitazione. Manson infatti puntava a far successo come musicista, ma il manager di Wilson non vede di buon occhio l’uomo e la sua combriccola di hippie così li manda via.


Manson e la sua “famiglia” si spostano nello Spahn Ranch, dove inizia ad assumere sempre più la figura di guru che predica l’avvento di una guerra tra razze che porterà all’Apocalisse, di cui lui e i seguaci saranno gli unici sopravvissuti. Tutto questo ci porta all’eccidio di Cielo Drive.

L’8 agosto 1969 i seguagi di Manson, ai suoi ordini, uccidono l’attrice Sharon Tate (incinta di 8 mesi e moglie di Roman Polansky) e i suoi amici Jay Sebring, Abigail Folger, e Voytek Frykowski. Gli omicidi vengono commessi con grande brutalità e sulle pareti di casa vengono lasciate due scritte con il sangue delle vittime. Una è “pig”(maiale), l’altra “Helter Skelter”, il titolo di una canzone dei Beatles. Manson era convinto che il gruppo di Liverpool parlasse in codice nelle proprie canzoni e ne era ossessionato.

Il giorno successivo vengono uccisi l’imprenditore Leno LaBianca e sua moglie Rosemary. In questa occasione, Manson non è solo il mandante, ma è anche presente. Nell’addome di Leno viene incisa la scritta “War” (Guerra).
Questi eventi sanguinosi mandano nel panico tutta Los Angeles e inizialmente i due omicidi non vengono collegati tra loro, finché non emergono alcune dichiarazioni dei seguaci di Manson, che portano così al suo arresto, insieme a quello di Charles “Tex” Watson, Patricia Krenwinkle, e Linda Kasabian.

Durante il processo l’accusa sostiene che, pur non avendo ucciso direttamente nessuno, Manson ha ordinato gli omicidi ai propri seguaci con la speranza di dare il via a una guerra tra persone bianche e persone di colore. Le donne incarcerate con Manson provano a difenderlo mentre gli avvocati cercano di convincere i giudici del lavaggio del cervello che hanno subito. Alla fine, vengono condannate a morte tutte e tre, e anche Manson. Però nel 1972 viene revocata la pena di morte in California e così per Charles Manson c’è il carcere a vita.

Charles Manson è morto il 19 novembre 2017 a 83 anni quattro giorni dopo essere stato ricoverato per un’emorragia intestinale. Cause della morte, un arresto cardiaco e un cancro al colon.