Moon Knight 1x05, spiegazione della trama e del finale di episodio

Moon Knight 1x05, spiegazione della trama e del finale di episodio
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Dopo che il finale dello scorso episodio di Moon Knight ci aveva lasciato semplicemente sconvolti, il quinto e penultimo della serie riparte da quelle premesse per fare un po' d'ordine del caos, riequilibrando la bilancia psicologica dell'eroe interpretato da Oscar Isaac. Cosa c'è di vero in tutto ciò che abbiamo visto?

Sinceramente? Dopo quanto successo nel giro di due episodi soltanto dello show del Marvel Cinematic Universe attualmente in distribuzione su Disney+, abbiamo perso qualunque interesse (o quasi) in merito alle teorie sull’arrivo di Daredevil in Moon Knight. Anche perché, molto sinceramente, aggiungerebbe davvero troppo a una serie che farà già fatica, seppur in stato di grazia, per chiudere il proprio arco nel giro di un episodio soltanto, che arrriverà il 4 maggio. Tanto da farci chiedere se davvero Oscar Isaac non tornerà in Moon Knight, stando almeno allo stato attuale del suo contratto.

Ma perché il quinto episodio ci ha lasciati tanto sconvolti? Se volete trovare risposta a questa domanda, sappiate che seguono spoiler sugli ultimi due episodi. Giacché il quinto riparte laddove il quarto ci aveva lasciato: in un manicomio, in cui Marc e Steven si ritrovano dopo essere stati colpiti al cuore, nella realtà (ma qual è, la realtà), da Arthur Harrow. Prima reazione, che è poi quella cui Harrow tenterà di convincere Marc per tutto il successivo episodio: lui è ancora più folle di quanto pensasse. Ha creato una realtà di finzione, consolatoria e avventurosa, in cui lui è un eroe chiamato Moon Knight e Harrow – che in questa realtà è il direttore del manicomio – è ovviamente il cattivo ultimo.

Tuttavia nell’episodio scorso era comparsa la divinità egizia Tueret, che nella mitologia è deputata ad aiutare la rinascita del defunto attraverso una nuova vita. Effettivamente quindi, mentre su un altro piano narrativo Harrow tenta di convincere la sua nemesi – e anche lo spettatore – che sia quella del manicomio la vera realtà, agendo come una forza contraria, Marc/Steven e Tueret si avviano in un viaggio attraverso i ricordi (perlopiù dolorosi) dell’uomo. Loro si trovano, gli rivela la divinità, nella Duat, l’oltretomba egizio in cui si collocano le anime a un passo dalla morte. Compito di Tueret è traghettarli nei Campi di Iaru, l’equivalente del Paradiso egiziano.

Ovviamente, come avevamo già sostenuto per il precedente episodio, ci troviamo in presenza di una serie Marvel in cui quella dell’eroe non può che essere la vera realtà. In altre parole, Moon Knight deve esistere ed è quella del manicomio, a essere una finzione. O piuttosto il modo in cui Marc sta dando forma il teatro della propria morte, legando quel luogo agli abusi psicologici della madre e in generale ai propri disturbi. Alla fine dell’episodio, Marc sembra assurgere al viaggio mentre Steven rimane intrappolato nella Duat. Per capirne il significato, basti guardare a quanto anticipato da Oscar Isaac in Moon Knight.

Lui si trova molto probabilmente in Egitto, in bilico fra la vita e la morte dopo il colpo di Harrow, forse grazie a un salvifico intervento di Layla: potrebbe trattarsi di un coma o di un limbo di incoscienza. Sta di fatto che, in quel limbo, Marc sembra aver fatto pace con i propri demoni, più forte e consapevole che mai in vista dello scontro finale nell’ultimo episodio. E facendo pace con sé stesso, ha reso anche la personalità di Steven superflua.