Morto Gary Friedkin, recitò in Happy Days e in Star Wars: Il Ritorno dello Jedi

Morto Gary Friedkin, recitò in Happy Days e in Star Wars: Il Ritorno dello Jedi
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Gary Friedkin, attore noto per il suo lavoro in progetti come Happy Days, Star Wars, Blade Runner e L'ospedale più pazzo del mondo, è morto all'età di 70 anni. La notizia della sua scomparsa è stata annunciata dalla famiglia in un necrologio pubblicato sul Tribune Chronicle, che ha rivelato che la morte è avvenuta venerdì 2 dicembre scorso.

La morte dell'attore è avvenuta presso una struttura di ricovero a Youngstown, in Ohio, ed è sopraggiunta a causa di alcune complicazioni dovute al COVID.

Nato a Youngstown il 23 novembre 1952, Friedkin si è trasferito a Los Angeles per intraprendere la carriera d'attore. Il suo debutto sul grande schermo è avvenuto con Under the Rainbow del 1981. In seguito ha fatto apparizioni degne di nota in L'ospedale più pazzo del mondo, nel ruolo del dottor Milton Chamberlain, e in Happy Days, nel ruolo di Clarence, l'elusivo cuoco che è diventato un espediente comico ricorrente della sit-com.

Friedkin ha partecipato a numerosi progetti divenuti poi cult assoluti, tra questi possiamo citare il suo ruolo di una creatura nell'episodio "Personal Demons" di Ai confini della realtà, quello di un membro di una banda di motociclisti in Blade Runner e di un Ewok in Star Wars: Il ritorno dello Jedi. Dopo le apparizioni in The Practice, Chicago Hope, Shut Up and Shoot! e Perversions of Science, il suo ultimo ruolo sullo schermo è stato quello di Shorty in Mother's Day del 2016, l'ultimo film diretto da Gary Marshall, con cui aveva lavorato ai tempi di Happy Days.

Nel tempo libero, Friedkin è stato un membro attivo dei Little People of America, partecipando a molte convention in tutti gli Stati Uniti.

"È stato un dono per tutti coloro che lo hanno conosciuto come figlio, fratello, cognato, zio, prozio e amico straordinario", si legge nel necrologio. "Gary ha vissuto la sua vita al massimo, regalando infinite risate alla sua famiglia e ai suoi molti amici, senza mai lasciare che gli ostacoli che ha affrontato lo rallentassero. Ha fatto sorridere innumerevoli persone e ha lasciato a molti la propria storia".

"Sebbene Gary potesse essere basso di statura, era un gigante tra la sua famiglia e i suoi amici", aggiunge il necrologio. "La sua eredità continuerà a vivere finché le sue storie saranno raccontate per gli anni a venire da tutti coloro che lo hanno amato".