Netflix, giro di licenziamenti dopo il calo di abbonati: cosa sta succedendo?

Netflix, giro di licenziamenti dopo il calo di abbonati: cosa sta succedendo?
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Nonostante una perdita di 200.000 abbonati contro gli oltre 220 milioni in giro per il mondo possa apparire poca cosa, Netflix ha percepito un segnale d'allarme e deciso di avviare una grossa ristrutturazione in alcuni dipartimenti. In uno in particolare, questo ha portato almeno un centinaio di licenziamenti: cosa comporterà?

Sono tanti i prodotti seriali con cui Netflix può contare su una copertura di pubblico costante e rinvigorente. Fra i tanti aggiornamenti, ci si chiede se rivedremo Hilary Swank in Cobra Kai 6, se vedremo tornare Eddie Munson in Stranger Things 5 e se mai Better Call Saul strapperà un Emmy, visto che l’ultima premiazione si è conclusa ancora una volta con un nulla di fatto per la serie in AMC distribuita in Italia da Netflix. Ma come avrete notato, tutti questi titoli hanno una cosa in comune: sono tutti live-action.

È il comparto dell’animazione infatti a subire i tagli maggiori nell’ottica di questa grande ristrutturazione, sia per quanto riguarda alcuni papabili progetti (ormai cancellati) che per effetto diretto l’organico di dipendenti. Dopo un primo licenziamento di ben 70 a contratto fisso, altri 30 sono stati congedati solo di recente. E fanno tutti parte del comparto animazione, che intende reinvestire il disavanzo per aprire un ufficio Netflix Animation a Burbank, in California, per sviluppare i loro prossimi progetti.

Netflix Animation è attualmente guidata da Karen Toliver, vicepresidente per i film d'animazione, e Traci Balthazor, vicepresidente per la produzione di film d'animazione. Sembra che i recenti licenziamenti riflettano, in parallelo, l’intenzione di riunire un nuovo dipartimento degno di questo nome sotto la coppia di Balthazor e Toliver. La speranza, come avvenuto anche per Warner e HBO anche se in misura molto più grave, è che il momento di magra sia funzionale a una grande ripartenza.