Che pillole prende La regina degli scacchi? Approfondiamo il problema della protagonista

Che pillole prende La regina degli scacchi? Approfondiamo il problema della protagonista
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Il successo de La regina degli scacchi aveva fatto sperare tutti coloro che desideravano tornare ad ammirare le avventure di Beth Harmon nel suo tentativo di farsi strada nel mondo degli scacchi per diventare la giocatrice numero uno, ma purtroppo dovranno arrendersi: è sempre più probabile che non assisteremo a The Queen's Gambit 2 su Netflix.

Tuttavia, ciò non significa che dobbiamo smettere di parlarne e di dimenticarci di uno che è stato tra i migliori prodotti usciti sulla piattaforma streaming nel 2020, e probabilmente di tutti i tempi. Per questo motivo, vogliamo parlare di una tematica piuttosto controversa che si sono chiesti in tanti, ovvero: quali sono le pillole che prende Beth durante la serie? Scopriamolo insieme.

Prima di iniziare, avviseremo che, seppur indirettamente, potremmo fare spoiler sulla trama dello show, quindi vi invitiamo a non proseguire oltre se non l'avete ancora visto e di tornare in un secondo momento.

La dipendenza

Sin dalla prima puntata, veniamo a conoscenza di alcuni problemi che ha Beth (interpretata nella sua versione più giovane da Isla Johnston) con la dipendenza da alcune pillole, iniziata dopo che all'interno dell'orfanotrofio Methuen Home for Girls le vengono somministrate per calmarla, orribile pratica comune applicata a tutte le ragazze presenti nella struttura. La dipendenza peggiorerà dopo che la ragazza, cresciuta e adottata (e interpretata ora dalla meravigliosa Anya Taylor-Joy), scoprirà che la madre adottiva Alma Wheatley (Marielle Heller) fa uso degli stessi medicinali, potendo quindi sfruttarne per sé la prescrizione. Fortunatamente, nel finale la ragazza deciderà di redimersi e di smetterla con le proprie dipendenze, riuscendo così anche a diventare la migliore scacchista al mondo. Nella serie, le pillole sono dei calmanti dell'ansia che si chiamano "xanzolam", nome inesistente ma che potrebbe basarsi su un vero farmaco.

Un'ispirazione vera

Il portale americano Newseek ha evidenziato come tali pillole potrebbero essere ispirate al Librium, ovvero clordiazepossido, il primo tipo di benzodiazepine usato nella storia, e molto popolare durante gli anni 60. Come tutti i medicinali appartenenti a tale categoria, il suo compito è quello di combattere l'ansia. Successivamente, tale prodotto è stato sostituito dall'ormai più famoso Valium, ancora commercializzato.

Mentre vi lasciamo a un nostro interessante approfondimento sulle 5 differenze più evidenti tra i libri e la miniserie TV Netflix La regina degli scacchi, vogliamo sapere la vostra: vi è piaciuta La regina degli scacchi? Avreste voluto vederne un sequel? Fatecelo sapere, come sempre, con un bel commento nello spazio a essi dedicato!