Quando il New York Times parlava di Game of Thrones come "di una fiction per ragazzi"

Quando il New York Times parlava di Game of Thrones come 'di una fiction per ragazzi'
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Poco più di 24 ore ci separano ormai dal tanto atteso e temuto series finale di Game of Thrones, sopratutto dopo questi sette giorni di continue polemiche e petizioni dei fan contro la presunta "incompetenza degli sceneggiatori", colpevoli di aver rovinato l'ottava e ultima stagione con pessime scelte narrative.

Una cosa è sicura: ricorderemo negli anni l'ultima stagione di Game of Thrones come una delle più divisive dell'intera storia della televisione, ma è questo che accade di solito con dei fenomeni di massa tanto importanti - basta guarda a Lost e in parte (perché, c'è chi è rimasto deluso) a Breaking Bad. Ad ogni modo, a un passo dalla fine, è anche giusto guardare un attimo indietro e capire che la serie dei record della HBO non è stata da subito ben accolta da tutti come qualcuno vorrebbe far credere, e per farlo basta andare a ripescare la recensione della prima stagione di Game of Thrones scritta dalla giornalista Gina Bellafante per il New York Times nel 2011.

Oggi in molti si riempiono la bocca gridando frasi del tipo "forse non ricordate cos'era GoT", ma la verità è che forse non lo ricorda nessuno, perché la prima stagione ha avuto un responso mediamente alto ma molto critico, se non addirittura severissimo. Guardiamo al New York Times, che al tempo bollò l'adattamento dei romanzi di George R.R. Martin (che comunque critica l'episodio 8x05) come "una fiction per ragazzi paternalistica che cerca di raggiungere l'altra metà della popolazione". Bellafante arrivava addirittura a respingere l'intera opera e reputarla "indegna delle premium cable tv" che al tempo si "distinguevano per produzione del calibro dei Soprano, Deadwood e The Wire".

Sempre la Bellafante sul New York Times si lamentava dei sottotitoli per la lingua Dothraki, per la troppa abbondanza di personaggi e ambientazioni, riservando particolare antipatia per quelli che descriveva come "svolte playboy della trama" e per la "campana sessuale da costume-drama", criticando anche il rapporto incestuoso tra Cersei e Jamie.

Sentite di dissentire, oggi, di questa recensione? E quali sono i reali problemi di Game of Thrones, per voi?