Reacher 2, tutte le domande a cui la prossima season dovrà rispondere

Reacher 2, tutte le domande a cui la prossima season dovrà rispondere
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Sono passati poco più di dieci giorni dalla distribuzione su Prime di Reacher, primo adattamento seriale dei romanzi di Lee Child. Ma il successo clamoroso ha già assicurato l'ufficializzazione di un rinnovo. E nonostante le storie di Jack Reacher si svolgano come autoconclusive, ci saranno sempre delle questioni da approfondire.

È uscita solo il 4 febbraio scorso la prima stagione, che già i moltissimi fan del nuovo titolo di Amazon Prime si chiedono quando potranno vedere la seconda stagione di Reacher, che ha ottenuto il via libera a quattro giorni solamente dalla distribuzione dei primi episodi grazie all’incredibile e istantaneo successo. Un numero record di spettatori, che ha fatto schizzare la serie nell’olimpo dei più grandi ascolti della piattaforma anche grazie alla prova convincente di Alan Ritchson, che si è sottoposto a un allenamento devastante in Reacher e che gli è costato anche degli infortuni. Ora fate attenzione, perché seguono spoiler sulle questioni lasciate in sospeso dalla prima stagione.

Chi tornerà? La prima e più importante domanda riguarda il cast che dovrebbe tornare nella seconda stagione. Ovviamente Ritchson è scontato, ma su tutti gli altri volti visti finora nella città immaginaria di Margrave, non possiamo affatto scommettere. Tutte le storie scritte da Lee Child sono infatti indipendenti l’una dall’altra e mettono sempre in scena Reacher che si sposta di città in città facendo sempre nuovi incontri. Personaggi come Finlay e Negley sono ovviamente i più quotati per tornare come alleati dell’uomo, anche perché la seconda appare in realtà in opere successive di Child, ma solo a patto che la serie si prenda delle libertà rispetto ai romanzi, così da connettere le proprie stagioni.

Cosa succederà con Roscoe? Membro del Dipartimento di Polizia, la donna decide di candidarsi a Sindaco alla fine della prima stagione per ripulire la città. Con Reacher c’è del tenero, ma entrambi vogliono cose diverse e sono costretti l’uno a spostarsi e l’altra a mettere radici. Sul suo ritorno vale lo stesso discorso: il fatto che lei gli abbia lasciato il numero per ricontattarla non significa nulla, perché ciò accade anche nei libri ma non porta mai a un secondo incontro.

Rivedremo Joe? Tutta la prima stagione si annoda intorno agli omicidi di cui viene accusato Jack appena messo piede nella città. Si scoprirà essere diventato il capro espiatorio di una grande cospirazione e che, soprattutto, la vittima è suo fratello Joe, con il quale aveva un legame molto forte. Lo vedremo tornare in eventuali flashback, come presenza fissa (anche se fantasma) della serie?

Di più sul passato familiare? Molto ci viene introdotto del passato di Jack per farci comprendere la scelta che ha deciso di intraprendere. Quella nell’esercito è una tradizione familiare, ma uno dei motivi per cui Jack sembra essersene distaccato sono proprio delle differenze di visione con i genitori, in particolare la madre. Ce ne accorgiamo al funerale di Joe, quando Jack pronuncia le parole: “Ci vuole coraggio per risolvere i problemi del mondo”. Un modo per dire che la madre non aveva sempre compreso perfettamente le psicologie dei due figli.

Perché proprio il Blues? Una domanda bonus, apparentemente di poco conto, ma che scatena in realtà tutti gli eventi. Jack è a Margrave su consiglio del fratello, poiché si dice che in quella città fosse morto il leggendario bluesman Blind Blake. E il Blues narra spesso storie di vagabondaggi e incapacità di mettere radici che costituiscono poi il carattere fondante del personaggio. Che si scopri di più, su questa passione comune che univa i fratelli?

A voi è piaciuta la serie? Vi vengono in mente trame che vorreste approfondite nella seconda stagione? Ditecelo nei commenti!