Reacher, che allenamento ha seguito Alan Ritchson per raggiungere quella forma fisica?

Reacher, che allenamento ha seguito Alan Ritchson per raggiungere quella forma fisica?
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Il nuovo titolo per piccolo schermo attualmente sulla bocca di tutti, per quanto riguarda Prime Video, è sicuramente Reacher, la serie tratta dai romanzi di Lee Child e con un protagonista che doveva somigliare a una montagna. C'è riuscito Alan Ritchson, ma il costo sul suo fisico è stato esoso.

Non ha ancora concluso la distribuzione della sua prima stagione su Prime – semmai, è appena cominciata – che già si è guadagnato l’annuncio ufficiale di una seconda stagione Reacher, il nuovo titolo per piccolo schermo tratto dai romanzi di Lee Child, che avevano già ispirato un doppio adattamento cinematografico con Tom Cruise. Protagonista è Jack Reacher, veterano pluridecorato dalla polizia militare che ora vaga per gli Stati Uniti con solo quello che può portare in tasca, esplorando come un vagabondo il Paese che ha contribuito a difendere. Una delle caratteristiche principali del personaggio, per come era descritto nei romanzi, è la sua stazza: “Estremamente alto, estremamente largo, dalle braccia e dalle gambe lunghe e con le mani grandi come portate da pranzo”.

Un aspetto di cui si doveva tenere conto nella scelta dell’interprete, e che secondo l’opinione di molti fu messa in secondo piano ai tempi dell’ingaggio di Tom Cruise. Lee Child, dal canto suo, notò che i nuovi fan della saga approdati dopo l’adattamento avevano apprezzato la prova di Cruise, pur con la sua altezza (drammaticamente insufficiente). Così, quando è arrivato il momento di scegliere per il piccolo schermo, ha cercato di venire incontro a entrambe le istanze: “In questo caso abbiamo semplicemente optato per qualcosa di diverso. Abbiamo avuto così l’opportunità di pensare: va bene, possiamo avere un ragazzo molto più grosso in modo che i fan dei libri siano felici. Ma ci stiamo anche concentrando su coloro che non hanno letto i libri. Di cosa hanno bisogno? Hanno bisogno solo di grande intrattenimento, non hanno in testa chissà quali altri riferimenti e così abbiamo dovuto soddisfare anche loro”.

Tuttavia, Child ha anche ammesso: “Penso che la questione riguardo le dimensioni fisiche sia importante per alcune parti della narrazione. Reacher deve spaventare la gente e può farlo molto più facilmente con un enorme animale piuttosto che con un attore di dimensioni normali”. Da qui la scelta di Alan Ritchson e il suo spossante allenamento, condiviso a mezzo social assieme ad alcuni consigli dell’attore: “Ai ragazzi che chiedono sempre consigli sull'allenamento: non sono un esperto, sto crescendo proprio come voi. Ma lasciate che lo semplifichi: bisogna avere costanza, portando il proprio corpo ad affaticarsi più o meno tutti i giorni della settimana. Tutto ciò di cui hai veramente bisogno sei tu e la disciplina per spingere. Alle persone che continuano a chiedere: no, non prendo steroidi e non l'ho mai fatto. Bisogna essere pazienti: non aspettarti di raggiungere i tuoi obiettivi in due mesi, te la giochi giorno per giorno”.

La forma fisica e le acrobazie richieste sul set, però, hanno avuto delle controindicazioni su Ritchson: “Ho dovuto mangiare un sacco di pizza per irrobustirmi per questo ruolo… Ho iniziato ad allenarmi un po’ di più e poi l’allenamento per il combattimento è stato di un altro livello. È stato molto pesante, mi ha lasciato un po’ ferito. Mi sono rotto un’articolazione nella spalla. Ho subito un intervento chirurgico quando abbiamo terminato le riprese… E mi sono strappato un obliquo in una rissa sul set. È stata dura, ma l’ho superata e mi sento meglio che mai. Mi sono lasciato quelle cicatrici alle spalle”. Potete leggere qui la nostra recensione di Reacher.