La regina degli scacchi: le 5 differenze più evidenti con il romanzo originale

La regina degli scacchi: le 5 differenze più evidenti con il romanzo originale
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La miniserie di sette episodi La Regina degli Scacchi è diventata uno dei più grandi successi di Netflix di sempre, ottenendo consensi pressoché unanimi sia dalla critica che dal pubblico per la sua storia commovente, le sue performance impeccabili e la sua splendida fotografia.

Basato sul libro scritto da Walter Tevis, la serie segue la prodigio degli scacchi Beth Harmon (interpretata da Anya Taylor-Joy), che lotta con la dipendenza da farmaci nel suo percorso verso il successo. Gran parte del contenuto originale del libro è stato mantenuto intatto per l'adattamento, ma alcune cose sono state cambiate nel processo realizzativo. Ecco le 5 differenze più plateali:

  1. I retroscena di Beth: il libro include solo un breve paragrafo riguardante la morte della madre di Beth, Alice, prima di passare immediatamente all'ambiente dell'orfanotrofio. Al contrario, l'adattamento sviscera attentamente il passato di Beth con la madre Alice nei flashback mettendo un po' più di contesto nella storia della protagonista. Ciò ha consentito agli sceneggiatori di illustrare in modo più vivido i suoi demoni personali. Nel libro, Alice muore in un incidente d'auto mentre Beth è a casa, senza nemmeno menzionare il suicidio, mentre nella serie Beth è dentro l'auto nel momento dell'incidente proprio perché Alice voleva uccidere se stessa e la figlia.
  2. Il finale: mentre una buona parte della storia originale è stata mantenuta intatta durante la transizione da libro a serie, alcuni eventi del libro sono stati cambiati per potenziare la narrazione della serie. Il più evidente è il finale, che vede Beth riconosciuta e lodata da un gruppo di anziani giocatori di scacchi in un parco prima di sfidarne uno a una partita. Questo momento, in realtà, nel libro avviene durante una pausa del torneo di Mosca.
  3. Townes: questo personaggio, nel libro, appare solo durante due scene: la prima volta gioca contro Beth durante il suo primo torneo di scacchi e successivamente, la intervista nella sua stanza d'albergo. Entrambe queste scene sono incluse nella serie, ma nel libro non si fa menzione a nessun affetto o innamoramento né tantomeno al fatto che Townes possa essere omosessuale o bisessuale.
  4. Cleo: questo è un personaggio introdotto esclusivamente per la serie Netflix, anche se sembra essere in qualche modo basato su un personaggio di nome Jenny Baynes a cui è stato dato solo un breve cameo nel libro. Cleo è un'artista di Parigi che incontra Beth mentre entrambe stanno visitando Benny Watts a New York. Beth e Cleo in seguito trascorrono la notte insieme durante un torneo, con Beth che si sveglia ubriaca e impreparata per la sua partita contro Borgov, il che ha portato ad alcune teorie su Cleo e sul suo essere una spia del KGB.
  5. Il gioco finale: il gioco finale della serie Netflix è vagamente simile a quello del libro, ma ci sono alcuni cambiamenti drastici. La maggior parte del gioco finale della serie è tratto da una partita patta giocata tra Vasily Ivanchuk e Patrick Wolff nel 1993, che iniziò con un'apertura chiamata Queen's Gambit Accepted. Il gioco nel libro presenta Beth che calcola uno scacco matto che coinvolge il suo cavaliere; nella serie, vince semplicemente qualche pezzo in più, che è sufficiente per Borgov per gettare la spugna. Inoltre, mentre nella serie vince immaginando i pezzi sul soffitto come faceva in gioventù, nel libro chiude semplicemente gli occhi e si imbatte in una lucida ricostruzione della scacchiera davanti a lei.

La seconda stagione de La Regina degli Scacchi si farà? Ecco cosa sappiamo e soprattutto ecco la spiegazione del finale della prima stagione de La Regina degli Scacchi.