Resident Evil: la serie Netflix massacrata dal pubblico su Rotten Tomatoes

Resident Evil: la serie Netflix massacrata dal pubblico su Rotten Tomatoes
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Anche se ha ottenuto un discreto successo tra la critica internazionale, sembra che la nuova serie di Resident Evil di Netflix non stia riscuotendo lo stesso successo di pubblico su Rotten Tomatoes. In base alle prime reazioni al nuovo adattamento televisivo in live-action, potrebbe essere uno degli show peggio recensiti della piattaforma.

Al momento in cui scriviamo, Resident Evil è su Netflix da soli tre giorni in totale. Nonostante ciò, la serie è già stata massacrata e dimenticata dal pubblico su Rotten Tomatoes. Attualmente, lo show vanta un pessimo 22% di punteggio, che lo colloca in una posizione raramente riscontrabile in altri prodotti della piattaforma. Di contro, le recensioni dei critici hanno lasciato lo show con un punteggio del 53%. In generale, è incredibilmente raro che i punteggi del pubblico siano drasticamente inferiori a quelli della critica.

Noi abbiamo cercato di rispondere alla domanda 'Cosa non ha funzionato in Resident Evil?' realizzato da Netflix, provandolo a spiegare con argomentazioni: "Nella scrittura va ricercato il primo motivo di incompiutezza per la serie tv, perché essa è macchiata da una superficialità grossolana che non ci saremmo aspettati da un prodotto così celebrato in fase di presentazione".

La storia dello show si svolge su due linee temporali differenti: nella prima, le sorelle quattordicenni Jade e Billie Wesker si trasferiscono a New Raccoon City, e qui scoprono che loro padre, Albert Wesker, nasconde oscuri segreti che potrebbero distruggere il mondo; nella seconda sequenza temporale c'è un salto temporale di dieci anni nel futuro, dove oltre 6 miliardi di animali e persone sono infettate dal virus-T, con appena 15 milioni di esseri umani ancora vivi: questa seconda storyline segue Jade, oggi trentenne, nei suoi sforzi per sopravvivere in questo mondo perduto.