Riverdale, star della serie condannata per omicidio: voleva uccidere anche Justin Trudeau

Riverdale, star della serie condannata per omicidio: voleva uccidere anche Justin Trudeau
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Ryan Grantham, un attore canadese che ha preso parte alla serie CW Riverdale, si è recentemente dichiarato colpevole dell'omicidio di secondo grado di sua madre e stando a quanto riportato dai media, avrebbe addirittura pianificato l'assassinio del Primo Ministro Justin Trudeau.

Secondo quanto riportato da Complex Canada, dopo aver ucciso la madre di 64 anni con un colpo di pistola alla testa mentre suonava il piano, l'interprete di Jeffrey aveva pianificato nei minimi dettagli un attentato ai danni del politico canadese. Grantham avrebbe riempito la sua auto di tre pistole, munizioni, 12 bottiglie molotov, forniture da campeggio e una mappa con le indicazioni per la residenza di Trudeau a Rideau Cottage. Alla fine Grantham non è mai arrivato alla residenza di Trudeau e invece si è consegnato al quartier generale della polizia di Vancouver.

Il giovane è stato condannato per omicidio volontario di secondo grado e pare che si state avviate le pratiche per dimostrare la sua incapacità di intendere e volere. La particolare condizione psichica dell'attore sarebbe stata confermata anche dalla sorella dell'attore stesso la quale, avrebbe confermato che Grantham soffriva di serie problemi mentali ormai da diverso tempo.

L'attore per ironia della sorte di era reso responsabile dell'uscita di scena di Luke Perry da Riverdale. Era stato proprio il suo Jeffrey ad uccidere accidentalmente Fred Andrews dopo la morte dell'ex star di Beverly Hills.