Sophie Turner di Game of Thrones: "Mio marito mi ha salvata"

Sophie Turner di Game of Thrones: 'Mio marito mi ha salvata'
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Durante il susseguirsi delle stagioni di Game of Thrones, l'attrice Sophie Turner ha mostrato al pubblico la crescita e la sicurezza acquisita dal personaggio di Sansa Stark. Ma la vita fuori dal set si è dimostrata più complicata del previsto, e solo grazie all'aiuto del marito è riuscita a preservare la propria salute mentale.

Il successo mondiale ottenuto dalla serie non ha portato solo risvolti positivi per gli attori. Le continue pressioni che arrivano costantemente dal web, come dimostrano ad esempio le critiche dei fan che non hanno apprezzato il finale di Game of Thrones, hanno rischiato di intaccare la loro serenità.

Dopo che i social network hanno causato la depressione di Sophie Turner, con l'attrice che ha sottolineato di aver sofferto molto per i commenti poco eleganti ricevuti sul suo aspetto fisico e sul modo di recitare, l'incontro con il marito è riuscito a riportare felicità nella vita dell'interprete di Sansa Stark, che durante un'intervista ha dichiarato:

"Non avrei mai voluto che la mia età adolescenziale si fosse ritrovata sotto i riflettori in modo pubblico. Vivere i propri 13 anni, caratterizzati da insicurezza, imbarazzo e incertezza, nell'era dei social media può essere devastante. Sarei stata una persona dalla salute mentale più integra se non avessi avuto questa tensione".

A proposito del marito, Joe Jonas, conosciuto quando aveva 20 anni, l'attrice ha poi concluso:

"Questa fase di depressione che stavo attraversando era molto acuta. Non stavo bene con me stessa. Poi quando ho incontrato lui, è stato come se mi avesse fatto capire che non saremo potuti stare insieme fino a quando non avrei iniziato ad amare prima me stessa. In qualche modo sono sicura che mi ha salvato la vita".

Conclusa l'ottava stagione di Game of Thrones, che ha segnato la chiusura definitiva per la celebre serie, Sophie Turner, intervenendo durante un podcast, ha annunciato inoltre di volere interrompere la recitazione per dedicare maggiori attenzioni alla propria salute mentale.