Speravo de morì prima: è vero lo sfottò di Cassano dopo Roma-Sampdoria nel 2010?

Speravo de morì prima: è vero lo sfottò di Cassano dopo Roma-Sampdoria nel 2010?
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Speravo de morì prima racconta la carriera leggendaria di Francesco Totti ed è basata sull'autobiografia Un capitano scritta dall'ex-calciatore in collaborazione con il giornalista Paolo Condò. Ripercorrendo la sua parabola, ci sono vari episodi che hanno segnato la sua storia ed alcuni sono legati al suo ex compagno di squadra Antonio Cassano.

Vi abbiamo già parlato del litigio che portò Cassano ad abbandonare casa Totti, in cui viveva insieme ai genitori del campione, ma nelle ultime due puntate della serie si racconta anche la tragedia sportiva del 25 aprile 2010, la notte in cui all’Olimpico va in scena il delitto perfetto: la Roma perde contro la Sampdoria e dice addio alle speranze di scudetto.

Quel 25 aprile si giocava Roma-Sampdoria, con una vittoria i giallorossi avrebbero potuto mettere le mani sullo scudetto. Nella serie vediamo Antonio Cassano (Gabriel Montesi) entrare nello spogliatoio romanista e dire: “Vi faccio perdere lo scudetto” con il suo fare sempre scherzoso e allegro.

E così è stato, Cassano effettua un assist al bacio per Pazzini che di testa segna il gol dell'1-2 per la Sampdoria, risultato che distrugge i sogni scudetto dei giallorossi.

A fine partita vediamo Cassano rientrare nello spogliatoio della Roma esclamando: “che vi avevo detto?” scatenando la reazione di tutta la rosa avversaria, compreso Totti, mentre lo inseguono infuriati. Quell’anno l’Inter di Mourinho vinse lo scudetto e realizzò il triplete mentre la Roma arrivò al secondo posto a soli due punti di distanza dai neroazzurri.

Proprio nella sua autobiografia Totti ha raccontato questo episodio, nel 2010 la Sampdoria lottava per un posto in Champions League e la Roma per lo scudetto perciò quella partita era fondamentale per entrambe le compagini.

Prima di scendere in campo Totti si faceva sempre massaggiare in una saletta riservata per concentrarsi al meglio, ovviamente Antonio Cassano lo sapeva, perché aveva giocato con Francesco nella capitale.

Prima di Roma-Samp, Antonio si presentò in quella saletta e disse: “Sono venuto a scusarmi. Purtroppo dobbiamo vincere per la Champions”, Francesco lo mandò via scherzando.

Il campo poi fornisce il verdetto: è vittoria blucerchiata. La Roma perde lo scudetto, che sarebbe stato il secondo per Totti, e viene sorpassata dall’Inter in classifica. Alla fine della gara il morale nello spogliatoio giallorosso era a pezzi, Cassano entrò e andò da Totti: “Te lo avevo detto come andava a finire” disse scherzando. Ma il Capitano non aveva voglia di scherzare.

Forse in quel momento Totti avrebbe voluto scatenare una reazione come abbiamo visto nella serie, ma si limitò solo a dire: “Antonio grazie, andate a festeggiare la vittoria”. Cassano uscì dallo spogliatoio un po’ deluso, ma non rincorso da tutti.

Vedere sfumare un obiettivo così importante ad un passo dal traguardo non deve essere stato semplice per Totti e i suoi compagni, la serie ci ha mostrato probabilmente ciò che i giocatori giallorossi avrebbero voluto fare in maniera molto ironica, nonostante la cocente delusione.

Leggete la nostra recensione di Speravo de morì prima e la vera storia del litigio tra Totti e Spalletti.