Stranger Things 3: i fan hanno una teoria su un evento shock del finale

Stranger Things 3: i fan hanno una teoria su un evento shock del finale
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Starnger Things è stato caricato soltanto ieri da Netflix all'interno della propria piattaforma streaming, ma in molti hanno già completato la visione della terza stagione e si sono lanciati in speculazioni riguardanti i possibili esiti futuri di un eventuale quarta.

Chi ha già potuto vedere i nuovi otto episodi, sarà già a conoscenza del tragico esito a cui è andato incontro uno dei personaggi più amati dai fan, ovvero lo sceriffo Hopper. L'uomo è stato protagonista di un finale caratterizzato da un pathos in continua crescita, culminato con il suo sacrificio che ha permesso a Joyce di porre fine al catastrofico esperimento ideato dai russi.

Ma se il destino di Hopper non fosse segnato? Il dubbio sorge spontaneo in quanto il corpo dell'uomo, nonostante alcuni soldati russi finiti disintegrati, non è stato più fatto vedere al pubblico, nonostante l'incredibile esplosione. A ciò si aggiunge la scena post-credits di Stranger Things in cui è possibile notare alcune guardie russe che si avvicinano a una cella esclamando "The American", l'epiteto con cui Grigori si rivolgeva a Hopper.

Tornando indietro alla prima stagione, però, prende forma in modo più convincente la teoria dei fan. Infatti era possibile ascoltare la canzone 'Heroes' di Peter Gabriel, una versione di quella di David Bowie, quando la polizia scopriva un cadavere erroneamente associato a quello di Will. La stessa canzone è stata usata anche nel finale di questa terza stagione, quando Undici è intenta a leggere la lettera scritta dallo sceriffo.

Si tratta quindi di un piccolo indizio che hanno voluto lasciare gli autori della serie in vista di un eventuale ritorno di Hopper nell'ipotetica quarta stagione?