Stranger Things 4, il panico morale per Dungeons & Dragons è ispirato a una storia vera
Fin dall'inizio, Stranger Things ha sapientemente mescolato il mondo della fantascienza a quello reale, ad esempio ispirandosi a un progetto della CIA negli anni della guerra fredda per realizzare i laboratori di Hawkins. Nei nuovi episodi della stagione 4 di Stranger Things, invece, c'è spazio per una storia vera legata a Dungeons & Dragons...
I fan di Stranger Things sanno benissimo quanto Dungeons & Dragons abbia fatto parte della serie Netflix e nella nuova stagione continua ad essere un elemento importante della lore, dando vita però qualche problema con i concittadini di Hawkins.
La quarta stagione della serie hit di Netflix, infatti, porta sul piccolo schermo la questione legata al panico morale che si è sviluppato attorno a Dungeons & Dragons: nella sua lunga storia, infatti, il celebre gioco di ruolo è stato accusato di promuovere l'occulto e di indurre le persone a compiere atti violenti. Ma qual è l'origine di questo allarme che parte da premesse infondate?
Tutto ha origine nel 1979 ed è legato al caso della scomparsa e del tentato suicidio del 16enne James Dallas Egbert III, che sparì dalla sua camera nel dormitorio dell'Università del Michigan. Il ragazzo soffriva di depressione e di una dipendenza da sostanze stupefacenti, ma i media si focalizzarono sulla sua passione per il gioco di ruolo.
Nel 1982 la madre dello studente Irving Lee Pulling, convinta che Dungeons & Dragons avesse causato in qualche modo il suicidio del figlio adolescente, fondò un'organizzazione che diede vita a una vera e propria campagna contro il gioco, dando vita a una narrazione secondo cui ci sarebbero stati dei legami tra Dungeons & Dragons e il mondo dell'occulto e del satanismo, sfociata poi in una vera e propria ondata di panico morale che si è protratta per tutti gli anni '80, supportata anche da settori del mondo religioso.
"Poiché nel mondo fantasy ci sono tipicamente attività come la magia e la stregoneria, D&D era percepito come diretto oppositore dei precetti biblici e del pensiero comune su queste due pratiche" ha spiegato lo storico David Waldron. "Inoltre, era opinione diffusa che i ragazzi non sapessero distinguere tra realtà e fantasia".
Da questo punto di vista, la quarta stagione di Stranger Things è storicamente molto accurata: ambientati nel 1986, i nuovi episodi dello show Netflix mostrano un'America nella quale i media mainstream erano spesso concentrati su questa narrazione, con programmi tv come il celebre talk show 60 Minutes impegnati nel collegare nuovi casi di omicidi e suicidi al noto gioco di ruolo.
Oltre a pescare molto dalla realtà, lo show porta sullo schermo tantissime citazioni, sia negli elementi narrativi che nell'aspetto estetico: avete colto tutte le citazioni di Stranger Things 4?
Altri contenuti per Stranger Things 4
- Kate Bush, dopo Stranger Things arriva l'ingresso nella Rock & Roll Hall of Fame!
- Apre in Italia un negozio ufficiale di Stranger Things: iscrivetevi alla lista d'attesa
- Stranger Things porta a casa un altro record: è la serie più vista del 2022
- Stranger Things batte tutti, Noah Schnapp ha vinto il suo primo People's Choice Award!
- Stranger Things, occhio all'affare: la casa di Vecna è in vendita!
Stranger Things 4
Contenuti più Letti
- Shogun, Anna Sawai: "Ecco come Toranaga risponderà dopo lo scioccante episodio 9"
- 11 commentiFallout, Prime Video ha sbagliato a farla uscire con il modello binge watching?
- The Sandman 2, Neil Gaiman: "I nuovi episodi sono sbalorditivi"
- Fallout, in che modo le persone diventano Ghoul nella serie?
- Pechino Express, la tappa 7: le anticipazioni del nuovo episodio
- Prime Video, le 3 serie TV che dovreste vedere questa settimana