Suburra: ripercorriamo la carriera di Alessandro Borghi prima di diventare Aureliano

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Grazie alle tre stagioni di Suburra in streaming su Netflix, il volto di Alessandro Borghi è sempre più spesso associato al personaggio di Aureliano Adami. Il trentaquattrenne romano è però un attore di spessore, partito dalla gavetta, come dimostra anche il video pubblicato sul canale YouTube della piattaforma streaming.

Nella clip, che possiamo vedere anche all'interno della notizia, la carriera di Alessandro Borghi viene ripercorsa e raccontata fin dagli esordi come stuntman. Per la tv, tra le sue prime esperienze ci sono un episodio di Romanzo Criminale e uno di Don Matteo, nel 2009, in cui interpreta un geniale bidello che risolve un'equazione apparentemente impossibile, in una sequenza ispirata a Will Hunting - Genio ribelle.

Il debutto al cinema risale invece al 2011 con Cinque, diretto da Francesco Dominedò e incentrato su un gruppo di criminali che mettono a segno una rapina. La prima svolta per la carriera di Alessandro Borghi avviene nel 2015: in Non essere cattivo di Claudio Caligari recita al fianco di Luca Marinelli, con cui nascerà anche una grande amicizia, ed è poi tra i protagonisti di Suburra di Stefano Sollima.

Nel 2017 Borghi lavora con registi del calibro di Ozpetek (Napoli Velata) e Castellitto (Fortunata), ed è padrino della Mostra del Cinema di Venezia. In quello stesso anno debutta su Netflix Suburra - La serie, ambientata prima degli eventi del film, in cui il "suo" Aureliano non è ancora noto come Numero 8. Ormai lanciatissimo, nel 2018 interpreta il ruolo finora più impegnato, quello di Stefano Cucchi in Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, racconto del drammatico caso di cronaca. Con Il primo re di Matteo rovere, datato 2019, Borghi recita addirittura in proto-latino, dimostrandosi uno degli attori più versatili della sua generazione.

Per altri approfondimenti su Suburra, rimandiamo alle 5 cose in comune con Gomorra e alle 5 cose deludenti della stagione finale.

Nota: il titolo originale riportava erroneamente che Alessandro Borghi aveva interpretato Spadino. Si è trattata di una svista, perché ovviamente Alessandro è il volto dell'iconico Aureliano Adami. Nella notizia le informazioni erano corrette, a testimonianza della buona fede dell'autore. Ci scusiamo per l'errore, che ora risulta corretto.