The Big Bang Theory, ecco il curioso metodo per evitare il furto degli oggetti di scena

The Big Bang Theory, ecco il curioso metodo per evitare il furto degli oggetti di scena
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Che The Big Bang Theory fosse una delle serie più iconiche non c'era alcun dubbio, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che la Warner Bros usasse metodi iper tecnologici per evitare che le scenografie dello show e i relativi oggetti venissero trafugati.

Ad un anno dalla fine della serie, la scenografa Ann Shea ha rivelato i vari escamotage adoperati dalla produzione per far si che ogni singolo oggetto della messinscena - dai soprammobili nell'appartamento di Leonard e Sheldon a l'attrezzatura a Caltech - fosse al suo giusto posto.

"La Warner Bros era così severa", ha detto a Metro. "Normalmente i capi dipartimento avrebbero accesso al palco in modo da poter andare a lavorare nei fine settimana, ma qui hanno chiuso lo stage con mesi di anticipo nel fine settimana e hanno micro-chippato ogni singolo oggetto su tutti i set e si sono assicurati di poterlo rintracciare".

"Siamo stati incaricati di dare tutto ciò che avevamo negli archivi e così abbiamo fatto. Ci sono voluti mesi e mesi di imballaggio e catalogazione degli oggetti", ha continuato, aggiungendo poi che se qualche attore avesse per caso preso qualcosa, avrebbe necessariamente dovuto restituirlo.

Di recente si è scoperto che The Big Bang Theory è terminata prima del previsto per scelta di Jim Parsons, il noto interprete di Sheldon Cooper che avrebbe preferito intraprendere nuove strade. In particolare con Ryan Murphy si è dedicato alla realizzazione di un nuovo show targato Netflix, Hollywood. Qui Parsons ha vestito i panni di Henry Willson, un noto talent scout pronto a tutto pur di permettere alle proprie star di sfondare. Se la serie vi ha incuriosito, vi lasciamo la nostra recensione di Hollywood.