The Cuphead Show: l'omaggio di Netflix all'animazione del passato

The Cuphead Show: l'omaggio di Netflix all'animazione del passato
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Netflix ha appena pubblicato la prima stagione di The Cuphead Show, una serie animata di 12 episodi basata sul popolare videogioco 2D che rende omaggio al meglio dell'animazione del passato. Scopriamo dunque quali sono i principali riferimenti utilizzati dai creatori.

Quasi tutti i protagonisti di The Cuphead Show indossano i guanti e questo è sicuramente uno dei simboli della vecchia scuola di animazione, basti pensare a personaggi del calibro di Topolino e Bugs Bunny. Nell'episodio 6 poi, saltano subito all'occhio gli scheletri danzanti che non sono altro che un omaggio spettrale a "The Skeleton Dance", un famoso cortometraggio animato di Silly Symphony creato da Walt Disney nel 1929. Sono molti i riferimenti più generali alla Casa di Topolino, sin dal primo episodio quando il volto di Mickey Mouse sembra comparire qua e la. Successivamente il suo tipico abbigliamento (guanti, pantalone rosso e maglietta nera) appare proprio nell'armadio di Cuphead.

Negli episodi 1 e 5 poi, uno dei personaggi sullo sfondo è un gatto bianco e nero, molto simile a Felix. Anche se vista solo per pochi istanti, la somiglianza è abbastanza chiara per chiunque abbia familiarità con questo celebre cartone degli anni '20.

The Cuphead Show segna un ritorno ai film della prima era di Hollywood, a quei cartoni animati "classici" che usavano spesso gli intertitoli per annunciare lo spettacolo e il titolo di ogni episodio. Un esempio popolare di questo stile sono i Looney Tunes. Inoltre, la serie Netflix fa anche riferimento spesso e volentieri all'Art Déco e ai design retrò della prima era dei cartoni animati anche servendosi di particolari caratteri di scrittura, descrizioni varie e abbellimenti di varia natura.

The Cupheah Show tornerà presto con la stagione 2 e siamo certi che anche nei nuovi episodi troveremo moltissimi riferimenti al passato. Voi che ne dite?